di Grazia Musumeci
Conosco questa brava artista da tanto tempo. Il resto del mondo non la conosce ancora, ed è un peccato, perché non sa cosa si perde.Anna Maria (per gli amici, semplicemente “Ann Mary”), catanese, occhi chiari e tanta grinta, è una giovane donna che ha dovuto vederne tante nella vita e tuttavia non si arrende mai. Impegnatissima con la famiglia e con il suo lavoro di educatrice e di insegnante, non ha ancora trovato il tempo e le opportunità necessari per promuovere la propria arte come si deve. Sta progettando una pagina Flickr, ma non è ancora diventata realtà. Vorrebbe partecipare a più concorsi, ma non sempre riesce a farcela. Per dare una occhiata alla sua arte, bisogna andarla a trovare sul suo Facebook (link at: http://www.facebook.com/#!/album.php?aid=3087&id=100001228877542 –i suoi disegni sono quelli in bianco e nero) oppure contattarla tramite e-mail ( annacquario@tiscali.it ).
E se questo può sembrare “troppo poco”, bisognerebbe prima calarsi nei panni di Ann Mary, affrontare i tanti problemi –a volte anche di salute- che deve affrontare lei ogni giorno e farlo con lo stesso spirito forte con cui lo fa lei. Allora si capirebbe come quelle poche ore che dedica al disegno, o alla creazione di oggetti di bigiotteria, sono per lei riposo, ricarica, felicità e nuova vita.
“Quando disegno mi dimentico del mondo” mi ha detto una volta “Mi concentro su quello che faccio e ritrovo la mia serenità”
La polvere nera del carboncino, della matita, le segna le dita e il dorso della mano, ma lei ci bada appena. L’importante è creare, fermare volti -famosi e non- su un cartoncino che li renda immortali. Ha imparato quest’arte al liceo ed è tornata a praticarla dopo un lungo periodo di pausa. In attesa che il mondo si accorga di lei, lei ritrae il mondo e lo trasforma … lo sguardo di una ragazzina in quello di una cerbiatta, il sorriso di un attore in quello di un personaggio da fiaba, quello di una donna nello sguardo seducente di una regina.
E’ la magia della polvere nera, la magia delle mani che scorrono sul foglio guidando una punta di carbone, la magia dell’arte che esce alla luce, ad assaggiare il giorno
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