La versione del Management del Dolore Post-Operatorio sul concerto del primo maggio




Riportiamo la versione del Management del dolore post-operatorio su quanto accaduto in piazza San Giovanni:

<<Il Management del Dolore Post-Operatorio non è contro lo spirito del ‘concertone’ del Primo Maggio, il lavoro fa parte della vita e siamo convinti che garantire una vita in salute sia un diritto fondamentale nel rispetto della dignità dell’uomo.

Nelle canzoni che abbiamo eseguito - Pornobisogno e Norman - raccontiamo storie che  guardano in faccia scomode realtà, affrontando i problemi del lavoro, della salute, dei comportamenti sociali.

In merito alla scelta performativa, percepita come ‘fuori luogo’ dal contesto del Primo Maggio, ci dispiace se qualcuno si è sentito offeso o infastidito e ce ne scusiamo; non volevamo toccare sentimenti religiosi di nessuno, perché la nostra unica intenzione era quella di lanciare un messaggio e far riflettere sulle grandi sofferenze e ingiustizie della vita, sensibilizzare i giovani a utilizzare il preservativo per avere rapporti sicuri ed evitare di contrarre malattie. Oggi in tutto il mondo si muore ancora anche per l'hiv.

L’interruzione brusca dell’audio dovuta ai ritardi e a un disguido con l’organizzazione  ha causato le nostre istintive reazioni di protesta. “Non avendo più audio nel microfono e quindi impossibilitato a comunicare con la piazza, mi sono sentito censurato.”

Per la successiva situazione di caos creatasi sul palco, ci rammarichiamo con i ragazzi dello staff che hanno gentilmente e professionalmente lavorato con noi e per noi.Appena scesi dal palco abbiamo ricevuto una telefonata dalla famiglia di Norman, che commossa ci ha ringraziato per aver ricordato il dramma del loro figlio morto suicida. Le loro parole ci hanno restituito la gioia che qualcun’altro, subito dopo l’esibizione, ha cercato di toglierci.

Ringraziamo tutti gli artisti e gli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo che in questo momento ci stanno contattando privatamente per dimostrarci la loro solidarietà. >>

Commenti

  1. Ho ascolto il loro album parecchio, e alcuni pezzi (non tutti)mi sono sembrati interessanti e piacevoli. Partendo da questo presupposto ho trovato la loro performance "pietosa". Il gusto banale di scandalizzare assecondando riferimenti religiosi, o mimando prestazioni sessuali, è degno di adolescenti di borgata, non certo di una band che intenda affermasi come alternativa nel panorama della musica italiana. Comunque alla fine sono riusciti a far parlare di sè, non tanto per la loro musica, ma per quello che forse oggi risalta sempre più, la insulsa manifestazione dell'apparenza. dario

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    1. concordo perfettamente con te. Purtroppo oggi per nascondere (o meglio cercare di farlo) la mediocrità, ci si inventa di tutto..

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