Black Eyed Dog, "songwriter" italiano

di Sisco Montalto





Non mi piace più di tanto fare paragoni, ma questa volta ci stanno tutti per almeno due ragioni: perchè il nome di questo progetto solista è proprio tratto da una canzone di Drake e soprattutto perchè sentendo Black Eyed Dog la prima volta hai le stesse sensazioni di quando ascolti per la prima volta un album di Nick: intimismo, romanticità, sensibilità, poeticità, il tutto contornato da quel velo di tristezza che rende tutto più speciale.
Black Eyed Dog inizia il suo cammnino solitario e discreto nel 2006 seguendo le orme, come dice lui stesso nella sua biografia, dei songwriters americani schivi ed introversi. Oggi ha già all'attivo due album, “Love Is A Dog From Hell" uscito nel 2007 e "Rhaianuledada (Songs To Sissy)" nel gennaio 2009 e molti live....


-Black Eyed Dog, nome tratto da un pezzo di Nick Drake: cosa ti piace di Drake e cosa ti accomuna a lui?
"Drake è stato uno dei miei Primissimi Amori in ambito musicale. Una figura che, per un periodo della mia vita, ha avuto una importanza ed un impatto molto forte sul mio quotidiano. Arrivavo da ascolti completamenti diversi, sono cresciuto con il Punk Rock '77 e con le prime cose che venivano fuori da etichette come Sub Pop ed SST Records. Riconobbi una certa propensione all' introspezione che sentivo accomunarmi in qualche maniera alla sua persona. Le accordature aperte  usate da Nick Drake furono una vera rivelazione. Una scusa in più per rimanere svegli la notte." 

-Mi definiresti la tua musica e i punti di riferimento che ispirano la tua arte?
"Credo di dovere, per onestà, confessare di non sentirmi un artista. Di usare il termine molto di rado. Mi spaventa che il termine sia ormai così sputtanato! Distrutto e ridotto a qualcosa di insulso dai vari programmi reality show, talent show e quant'altro ci viene propinato continuamente dai vari media, tv in testa! Per me artisti 
sono: Kerouac, Dylan, Picasso, Rimbaud. Questi sono artisti. Io sono un artigiano!"

-Perchè la scelta di "nascondersi" dietro un nome d'arte? Ha a che fare con una difficoltà a legare il tuo vero nome a testi intimi, emozionali o è una scelta esclusivamente artistica?
"Scelta artistica. In più, non ho uno di quei nomi che "suona bene" a pronunciarlo o che rimane particolarmente impresso."

-Vuoi dare messaggi con i tuoi testi? credi che la tua "intimità" possa arrivare a chi ascolta e dare nuove prospettive o per te è solo un modo di raccontare le tue sensazioni, emozioni, di sfogarti magari?
"Nessun messaggio. Per me il traguardo è riuscire a trasmettere sensazioni. Fare si che in quei 2/3 minuti di canzone, anche solo per qualche istante, chi ascolta possa sentirsi accarezzato o preso a pugni da una nota messa in un certo punto. O da una parola urlata o sussurata in un certo modo."

-"Rhaianuledada (Songs To Sissy)": mi spieghi la scelta del titolo?
"E' un incantesimo inventato una notte d'Autunno. Una strana melodia venuta fuori dal vento, così..."

-Ascoltando l'utimo album sembra ancora più intimo, oscuro rispetto al primo....
"Sì, può essere. Io non mi ero prefissato niente. Sapevo che principalmente, per la mia indole insonne e molto poco Pop, non sarebbe venuto fuori un disco da classifica o roba del genere. Al momento della stesura dei brani, vivevo a pochi passi dal Mare. Credo possa essere quello l' elemento che ne ha influenzato maggiormente la struttura compositiva. Quel modo che solo il Mare come elemento primario sembra avere, di essere scuro, misterioso e poi cristallino. Di quella bellezza rara, capace di farti riflettere quando cerchi di scorgerne la fine, cercandola nell' orizzonte."  

-Hai suonato al primo meeting dell'Arsenale....
"Esperienza magnifica e molto stimolante. La qualità delle varie proposte artistiche presenti era davvero alta. Negli ultimi anni, dalla Sicilia, sono venute fuori delle realtà musicali di grande spessore. Penso a The  Second Grace, Dimartino, Omosumo, Waines.
L'Arsenale ha poi tra i suoi fondatori, nonche' elementi di spicco, il poeta e cantautore catanese Cesare Basile, il che la dice lunga su quanto alti siano i presupposti umani ed artistici nei quali un progetto del genere affonda le proprie radici.
Mi sono sentito onorato di fare parte del primo meeting al Montevergini e di testimoniare tanto fermento ed intraprendenza."

  -Prossimi progetti di Black Eyed Dog?
"A breve la pubblicazione di un Ep in italiano al quale seguirà un tour. Poi un nuovo album nella lingua di Albione, al quale sto lavorando già da qualche tempo ormai..."

-..e allora in bocca al lupo per tutto!!
"Crepi!!"












  

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