The Crackers - So Here’s The Thing (Autoprodotto, Dicembre 2013)



di Nicola Pela - Un album fra il psichedelico, l’ethnic e new wave, il tutto condito con una discreta miscela post-punk che non guasta mai. 
L’ultima opera dei ragusani The Crackers - So Here’s The Thing - è un concentrato di atmosfere surreali e coinvolgenti in cui rivivono assieme fra loro inscindibili angoscia e voglia di reagire, tipiche dei primi anni ’90 e del post-punk dei Joy Division

Basso e synth predominano per tutto l’album come un martello percuote il muro per scalfirlo, per ridurlo in tanti piccoli frammenti poltigliosi. I riff di chitarra s’inseriscono guidando l’ascoltatore in una dimensione rarefatta in cui gli echi di epoche passate vogliono mostrare il futuro, coscienti di ciò che è stato. 

La sezione vocale è estremamente emozionale: come se da un momento all’altro potesse manifestarsi, come per incanto, il compianto Laney Stanley dei mitici Alice In Chains
Insomma, So Here’s The Thing è una genuina sorpresa! Pieno di sonorità coinvolgenti che ti abbracciano sino all’apoteosi. 

Un plauso particolare voglio dedicarlo a Erik Fransson per le registrazioni, il mixing e il mastering. Di alto livello! 
Complimenti, Crackers! 


Tracklist:

1. Hypnopaedia 
2. You Don’t Know 
3. Distorted Voices 
4. So Here’s The Thing 
5. The New, The Same 
6. Separate Ways 
7. But Inside Doesn’t Matter 
8. Uncomfortable Silences 
9. Stendhal Syndrome 


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