La New Wave dei Crackers





di Sisco Montalto - Oggi vi parlerò di una band che ho conosciuto un mese fa circa, e che ha subito colpito la mia attenzione, perchè ripropone un sound affascinante, a tratti elegante, senza cadere nel calderone, troppo spesso misterioso e astratto, dell’indie. Sto parlando dei Crackers, da Ragusa (Alberto Difalco: batteria, Giuliano Spadaro: chitarra, Davide Cavalieri: basso,Gianmarco Canzonieri: voce e chitarra).


Nati nel 2007, con l’idea di riproporre lo stile hard rock tipico di Led Zeppelin e AC/DC, nel 2009 cambiano completamente direzione, spinti anche dal cambio alla voce, riprendendo, direi con grandi risultati, sonorità dark, new wave, che ricordano molto da vicino quelle degli anni 80, di gruppi come The Cure, Joy Division, Bauhaus, The Chameleons,

The Sound e più recentemente Interpol e Editors. Nell’ottobre 2010 viene registrato il loro primo ep dal titolo “Time to leave this night”, in streaming già da mesi. Il primo pezzo che si fa subito notare è “Kill yourself “, che sembra uscito da un disco dei Clash (non è certo un paragone facile e loro non sfigurano), ritmo incalzante e atmosfere sofferenti alla London Calling, ne fanno una canzone che si fa ascoltare più e più volte, senza annoiare. Molto interessanti anche gli altri pezzi, come “In The Fire”, una ballata dal sapore amaro e triste, o “Distance” pezzo che lascia trasparire malinconia e ribellione. Insomma i Crackers hanno molto da dire, e vale la pena, sicuramente, stare a sentirli.


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