I Waines sono tornati!!!

                                                               di Tiffany Greco




I Waines sono tornati e alla grande, con un disco massiccio, compatto, ruvido e d'impatto, molta sostanza e molta energia, del resto se il tre è il numero perfetto, questo disco, il terzo della band palermitana, sembra essere il disco perfetto dei Waines, dove confluiscono tutte le sonorità dei precedenti lavori e tutta la carica che la band sa sempre trasmettere. "STO", questo il nome dell'ultimo album, contiene 11 tracce, 40 minuti di musica tutta d'un fiato, istintiva e selvaggia, un mix di rock, blues, garage, sonorità e atmosfere da profonda America. Brani come “Turn It On”, “Time Machine” o “Keep It Fast” sono i punti di riferimento di questo nuovo lavoro, come lo sono “Harsh Days”, “Afrix” o “The Pot”, che creano un legame tra passato e presente. Il disco, tutto autoprodotto, è stato registrato tra il The Cave Studio (di Daniele Grasso) e altri luoghi sotterranei della Sicilia. Uscirà il 15 aprile... L'attesa sta per finire, intanto gustatevi questa chiaccherata con "Mustang Rob" alias Roberto Cammarata, chitarrista della band, che ci ha parlato di Sto.



-L'attesa è finita, il 15 Aprile esce STO, e dopo il successo di STU cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo album?
"E' un disco molto diverso, credo che nessuno dei brani di "Sto" sarebbe mai potuto venir fuori durante le sessioni di "Stu". Siamo ben consapevoli del fatto che questo spiazzerà qualcuno che ci ha conosciuto e quindi ci associa al disco precedente, ma non ci interessava un remake, ci è venuto molto più naturale avventurarci da altre parti."


 - Da circa un mese è già possibile ascoltare e scaricare gratuitamente il primo pezzo "Afrix", come è stato accolto? Ha già le carte in regola per diventare un brano di punta come lo sono stati Let me be e Flow River Flow? 
"Afrix più che un singolo vero e proprio è stata una sorta di anteprima del disco (infatti non è stato accompagnato da alcun videoclip), abbiamo voluto "tastare" il terreno mettendolo in free download un mese prima dell'uscita del disco. La risposta è stata positiva da parte di amici vecchi e nuovi, siamo curiosi adesso di vedere cosa succederà con il primo singolo ufficiale, "Keep It Fast" e relativo video."



-Dopo STU, STO, come mai questo nome? Sembra quasi scelto per dare una continuità...WAINES, STU, STO... chi è di Palermo o comunque è stato da Benny ( punto di ritrovo nella Palermo by night famoso soprattutto per le sue pizzette) forse troverà qualche riferimento e non solo per il vostro nome che avete  più volte spiegato da dove deriva: possiamo dire che Benny è un ispiratore per i Waines?
"Chi ci conosce sa che waine, stu, sto, stain corrisponde ad una numerazione, "Sto" in quanto nostro terzo disco non poteva avere titolo diverso, e come ci ha fatto notare qualcuno non c'è stu senza sto... Più che il famigerato (per i palermitani nottambuli) Benny, l'ispirazione per la nascita del nome Waines è stata la proverbiale untuosità delle sue pizzette; per il vero dopo la nascita della band ci siamo affrancati dal personaggio, ma abbiamo conservato la numerazione che posso anticipare ci accompagnerà per il prossimo disco, che si chiamerà appunto "Stain".


-Quanto c'è di Palermo nella vostra musica, nei vostri testi? Quanto contano se contano le radici per i Waines? 
"In termini strettamente musicali le radici dei Waines sono ubicate ben lontano dalla nostra città di origine, e anche i nostri testi affrontano le tematiche più varie, ma non in maniera diretta temi relativi alla nostra città. Ciò non toglie che Palermo ci influenzi quotidianamente, nel bene e nel male, e forse certe asprezze e declinazioni "decadenti" dei suoni che cerchiamo di tirar fuori nei nostri dischi sono il miglior tributo alla nostra amata/odiata città natale."


-Ci dite qualcosa riguardo alla copertina?
"La copertina, ed in generale tutto l'artwork del disco, sono a cura di Adalberto Abbate, un artista palermitano con cui abbiamo collaborato per quanto concerne tutto l'aspetto grafico di "Sto"; un lavoro di cui siamo estremamente soddisfatti, Adalberto è riuscito a dare una poetica molto convincente e dei contenuti pazzeschi a questo connubbio. Uno dei momenti in cui abbiamo capito molto di questo disco e di cosa sarebbe diventato è stato quello in cui Adalberto è venuto in studio nel bel mezzo delle sessioni di registrazione con l'immagine dei tre uomini volanti appena decollati dal trampolino. Una vera e propria epifania joyciana."

-La storia del tre che si ripete è una questione scaramantica o cosa?
"Non c'entra tanto la scaramanzia: "Sto" è il nostro terzo disco, noi siamo in tre, lo abbiamo scritto in tre mesi, registrato in tre settimane, tre è il numero perfetto..."


-Il vostro precedente album è stato vendutissimo in Germania, che accoglienza avete avuto all'estero? Ripeterete l'esperienza del tour europeo e non solo?
"Lo scorso gennaio siamo stati in Olanda per l'Eurosonic, ed è stata una grande esperienza. A maggio saremo in Germania per alcuni concerti, e a settembre torneremo a suonare di nuovo in Olanda. "Sto", così come "Stu" sarà distribuito in Germania, Olanda, Austria, Belgio, Svizzera, Lussemburgo. Ci piace confrontarci con i palchi lontano da casa, è una cosa che ci da molti stimoli."


-Com'è nata la collaborazione con il produttore americano Mario J. McNulty ( che ricordiamo ha avuto a che fare con "sconosciuti" come David Bowie e Lou Reed tra gli altri...)
"Durante le settimane di scrittura del disco ci siamo chiesti più volte come avremmo potuto mixarlo, e se eravamo noi (come è avvenuto per "Stu") le persone giuste per fare questo lavoro. Ci siamo quindi convinti che servisse un orecchio esterno e lontano, magari dell'altra parte dell'oceano; abbiamo contattato un po' di produttori i cui lavori ci avevano colpito ultimamente, e con nostra grande sorpresa ci rispondevano tutti con tanto entusiasmo e voglia di mettere le mani sui provini che gli facevamo ascoltare. A quel punto Mario ci è sembrata la persona giusta per poter mettere le mani e le orecchie su quanto stava venendo fuori dalle sessioni in studio, è un produttore giovane, con dei credits pazzeschi e soprattutto con la giusta voglia di sperimentare."


-Siete pronti per questo nuovo tour? Diciamolo pure i Waines dal vivo non si risparmiano, il live è una vera e propria esplosione di energia...
"Ad oggi siamo quasi pronti, proprio in questi giorni stiamo lavorando sodo in sala prove, ed anche sul versante live le novità rispetto al tour di "Stu" saranno parecchie. Il 15 e 16 aprile abbiamo una doppia presentazione del disco a Palermo (ai Candelai) e a Catania (alla Lomax), la settimana dopo si torna in giro con una prima serie di concerti in giro per l'Italia. Per quanto l'esperienza della scrittura, registrazione e produzione di un disco ci diverta moltissimo, la dimensione naturale dei Waines è quella live. Dopo l'estate scorsa abbiamo deciso di interrompere i concerti per poterci concentrare al 100% su "Sto", quindi devo confessarti che non vediamo l'ora..."




Commenti