L'arte lisergica di Cristiana Carletti

di Sisco Montalto


Eh si, i quadri di Cristiana sembrano proprio provenire direttamente dal periodo hippie, tra un trip e un sogno di libertà, nella Venice degli anni ‘60. Un'esplosione di colori e forme usciti fuori dal nulla, quasi per caso: "io ho la terza media e quindi nessuna scuola artistica né tantomeno ho frequentato corsi di pittura, IO AMO I COLORI SE NON SI ERA CAPITO!!!. Nel 2005 abitavo in un paese vicino Imola, conobbi una signora di Faenza ed insieme creammo un laboratorio di pittura per i bambini durante i mesi estivi, finito il quale organizzammo, con quei dipinti, anche una mostra per elogiare il lavoro bellissimo di tutti quei cuccioli e, da lì, piano piano sono riuscita a comprarmi un barattolo di colore e qualche pennello per disegnare sulla carta. Poi quando avevo qualche soldo in più compravo qualche tela: diciamo che ho iniziato così, sicuramente un inizio non molto particolare rispetto a quello di tante altre persone ma è la mia vita e io la amo così com'è!".
La dimostrazione di come spesso accademie e robe varie possano non servire a nulla, e anche lei ne è consapevole: "beh diciamo che in certi casi aiuta ma non nel mio, perchè a me interessano i colori e non le tecniche, infatti quando inizio un disegno a matita non vedo l'ora di finirlo per poi iniziare il mio viaggio dei colori, trovare gli abbinamenti giusti. E poi adoro il fatto che l'occhio di chi guarda scopra ogni volta un particolare diverso nei miei quadri."
Una ragazza che non ama il mondo spesso vellutato dell'ambiente artistico..ho voluto fare con lei una lunga chiacchierata:

- Vivi in una città abbastanza movimentata come Catania: come vedi la situazione artistica della tua città? Ti sei fatta un'idea? Io credo che per la pittura ci sia ancora troppa chiusura, la gente spesso è restia a comprare un quadro di una persona sconosciuta..
"Credimi, io sono davvero fuori da questo mondo! Comunque quello che dici è giusto e vero, non comprano quadri di uno sconosciuto ma non è quello che mi interessa, a me piace da impazzire pensare che una persona compra un mio quadro per abbellire una sua parete e credimi che chi l'ha fatto, ogni volta che ha amici a casa o anche solo il postino, per rendere l'idea, una parola sul quadro la dicono sempre, cosa che invece non succede a guardare il vaso di fiori, o una tela imbracchiata di schizzi o il solito paesaggio. E non vendo sicuramente a prezzi esorbitanti, anzi cerco di interessarmi poco del lato economico. Nessun critico ha mai guardato una mia opera e i galleristi a cui ho chiesto qualcosa mi hanno riso in faccia, ma ripeto, quello che mi interessa è la reazione della gente comune ai miei lavori. Ho un'amica che gestisce un pub a Londra e ogni tanto gli mando i miei quadri perchè lei trova che siano “psichedelici” e in relax, con un paio di birre, tutti si intrippano a guardarli" (ride…)

- Già, lo credo anch’io! E’ quello che stavo per dirti, “psichedelici” è forse la parola che più si addice ai tuoi lavori e a me sono piaciuti subito anche perchè sono un appassionato di quegli anni negli Stati Uniti: ma è una cosa casuale o ti ispiri un po’ a quella musica, a quello stile di vita hippie del ‘68?
"Diciamo che ai miei tempi venivo spesso definita “fricchettona”. So di essere ripetitiva ma a me piacciono i colori e tutti i giochi che faccio con puntini e riempimenti vari...ADORO guardare come si muovono velocemente gli occhi di chi guarda i quadri....quindi si, penso non sia proprio casuale ma a dire il vero neanche inerente a quelle cose."

- Ma da dove escono fuori allora..nel senso da dove credi che arrivi l'ispirazione?
"Secondo me da qualche trip preso da giovane” (risate generali…)

- Quali sono i tuoi pittori preferiti?
"Mi piace molto Renè Magritte, a cui rivolgo spesso i miei omaggi, come hai potuto vedere. Mi piace molto anche un artista catanese, Pippo Failla, che ho conosciuto ed ammiro tantissimo. Poi impazzisco per Ralph Goings, Richard Estes, James Rosenquist, Robert Bechtle, la Accardi."

- Senti, mi è piaciuta tra le altre, questa frase che hai messo sul tuo sito: "L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi." Ti ci ritrovi?
"Si, mi ritrovo in quello che ho scritto, dentro sono lacerata dal dolore ma quello che disegno, anzi COLORO, è comunque frutto del mio io, quindi la mia arte sono i colori e la vita non può essere vissuta senza colori, anche se dentro hai il buio più nero."

- Mi parlavi prima dello snobismo di critici e galleristi per le tue opere..
"Beh si, c'è stato chi mi ha chiesto cento euro per esporne uno su una parete per un mese, chi è solo interessato al curriculum che hai, chi voleva esporre in mostra 5 quadri ma poi pretendeva la metà sulle vendite, chi mi ha detto che non avendo valore sul mercato doveva fare il prezzo in base al tempo che ci impiego a farli, chi mi dice che sono strepitosi ma non c'è mercato per la mia arte perchè si vendono solo figurativi o firme! Insomma io invece a volte me ne metto uno sotto braccio e mi faccio un giro in via etnea e non immagini quante persone mi fermano (ride…), ne ho venduti anche così!"

- Gran bella idea! Ma dove si possono trovare le tue opere e acquistarle?
"Tutte le opere sono in vendita e alla portata di tutte le tasche, non sono una firma e quindi 300 euro per un quadro così laborioso sono davvero poche se ci si pensa. Ma ci sono anche lavori a prezzi minori, quindi vedi che il mio amore per i colori và davvero oltre a tutto?!"

- Mi definiresti con quattro parole la tua arte?
"Aiutoooooooo!!! Purtroppo mi vengono in mente solo parole banali ma sono quelle che ho: COLORATA, FELICE, INTRIPPANTE, PIENA."

-Io aggiungerei lisergica, visionaria, liberatoria…
"Mi piacciono!"

- E' stato un piacere, spero di vedere presto i tuoi quadri dal vivo!
"Grazie della chiacchierata e grazie di esservi interessati alla mia arte!”




















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