Tre Allegri Ragazzi Morti, intervista a Enrico Molteni


di Giulio Di Salvo  &  Sisco Montalto




Da circa un anno dall’uscita del loro ultimo album, “Primitivi del futuro”, abbiamo chiacchierato con Enrico Molteni, storico bassista della “mascherata” band friulana, di questo loro lavoro che ha spiazzato un po’ tutti, un mix di raggae e dub, seguito a distanza di alcuni mesi da “Primitivi del dub”, rielaborazione dub dell'album di cui sopra. Ritmi in levare e sfumature caraibiche fra le nuove sonorità del trio pordenonese che si devono sicuramente anche alla produzione affidata a Paolo Baldini (già con Dub Sync, Africa Unite, etc.) e masterizzato a Brixton (quartiere giamaicano di Londra…). La band ha fondato anche l’etichetta discografica La Tempesta, che ha prodotto in questi anni band eccezionali come Il Teatro degli Orrori, Moltheni, Giorgio Canali etc..questo e altro nell’intervista a Enrico:


-I TARM nascono nel '94. Diciasette anni fa! un periodo lunghissimo, soprattutto in Italia. Come si riesce a rimanere insieme così a lungo e ad aver voglia di fare musica per tutti questi anni, in una nazione come la nostra dove il regresso soprattutto in campo musicale è notevole?
Si rimane insieme così a lungo quando si ha una buona visione dell'identità del proprio progetto.

-Parlami delle vostra etichetta: forse è più facile gestire un'etichetta indipendente che sicuramente dà più libertà da un punto di vista artistico, ma non credi sia più difficile imporsi e imporre i propri "prodotti"?
La parola “prodotto” non la usiamo mai, così come è difficile pensare al verbo "imporre" in questo campo. La gente è libera di scegliere quello che preferisce, c'è chi è più curioso ed affamato da cercare le particolarità, c'è chi si ferma al primo livello, quello popolare. La nostra è la nuova vera musica popolare, ma gioca su toni non adatti ai media, rimane un sottobosco in cui molti si rifugiano. Sono curioso di vedere cosa succederà!

-Nonostante, come dicevo sopra, siete attivi da 17 anni, qualcuno vi considera ancora un gruppo "emergente"; insomma dopo sei album e mille concerti, non vi sembra che questa parola sminuisca il vostro lavoro?
A dire il vero…Sì!

-Come nasce l'idea "Pasolini, l'incontro", spettacolo parallelo di disegni, musica e parole che avete portato in giro nell’ultimo anno?
Nasce per presentare "Pasolini", il libro di Davide, dal vivo. È una sorta di performance.

-Date un'importanza particolare al rapporto tra musica e disegno: cosa accomuna i due mondi?
Questa è una bella domanda a cui in realtà…non so rispondere!

-Mi racconti la virata verso il reggae e il dub? Magari il reggae mantiene ancora una maggiore genuinità rispetto alle nuove forme di rock che sono diventate una "moda"?
Il cambiamento è stato determinato da molti fattori, a me piace pensare che il reggae sia l'altra faccia della medaglia del punk, o almeno di quel periodo storico inglese, la fine dei settanta.

-Sono sicuro che i vostri fan hanno reagito bene a questo vostro nuovo approccio musicale, no? D'altra parte li avete sempre abituati ad una continua sperimentazione...
Sì, la reazione è stata buona, qualcuno s'è lamentato e si lamenta ancora, ma in fondo il disco è venuto molto bene e la gente se n'è accorta.

-Avete anche lavorato per il cinema: come è stata questa esperienza?
A dire il vero non molto gratificante, ci manca ancora comunque l'esperienza reale di creare la colonna sonora originale. Magari, un giorno...

-Cosa ispira i vostri testi?
I contesti! A parte il gioco di parole, questa sarebbe una domanda per Davide, che li scrive…

-Quest'anno non avete partecipato al concerto del primo maggio; senza entrare troppo in un discorso politico, ha ancora senso per voi questa manifestazione?
Non lo sappiamo se parteciperemo ancora, non si capisce molto delle sue dinamiche. Però la manifestazione ha ancora un senso, a mio avviso. Se non ci fosse, sarebbe peggio.

-Progetti immediati e futuri? Quando vi vedremo in Sicilia?
Nuovo disco tra le priorità. Potremmo tornare in Sicilia già da quest'estate, mi piacerebbe molto.

-Grazie mille Enrico!
Grazie a voi è stato un piacere!


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