di Salvatore La Cognata
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Sin dalle prime note si viene catapultati nell'universo grunge e hard degli anni '90, che partendo dalla mecca Seattle raggiunse tutto il globo, mietendo "vittime" anche qui da noi, e chi come me ha sentito arrivare quel vento di novita' sa di cosa parlo.
Evidentemente i ragazzi conoscono bene la materia e la reinterpretano con passione, devozione, perizia strumentale e cura negli arrangiamenti.
Principalmente tutto viene guidato dai riffoni granitici della chitarra di Graziano che all'occorrenza si tinge di colori blues e southern come in "SEGUI ME", e dalla sezione ritmica che non trova un attimo di tregua anche nei momenti piu' rilassati (SCOMODO E SPENTO), eventuale ipotetico singolo.
Nel brano "SANE INCOMPRENSIONI" si ritorna dalle parti della tetra Seattle e si sente il profumo inconfondibile degli Alice In Chains, e se dovessi citare un gruppo italiano del periodo, certe volte mi vengono in mente i milanesi MOVIDA.
La voce di Gianluca è perfettamente inserita nel mood dei brani e sa graffiare e accarezzare al momento giusto.
Se dovessi trovare qualche piccolo difetto in questo e.p., sono i testi in italiano a volte un po' macchinosi e poco ispirati (in questo genere è una materia difficile da maneggiare), e le strutture dei brani in certe occasioni monotone e prevedibili. Ma nel complesso tutto questo passa in secondo piano, perche' a vincere è la passione e l'energia e la voglia di rock diretto e senza tanti orpelli. Per i nostalgici credo che ascoltare i Soundmachine sia puro godimento, per chi è alla ricerca dell'ultima novità sperimentale e anche un po' trendy, meglio che si rivolga altrove. LET THERE BE ROCK!!
Grazie mille per l'ottima recensione ;)
RispondiEliminaG./Soundmachine