di Claudio "Spleen" Purrometo
Il bello di avere amici sparsi in giro per l’Italia, più che altro per motivi di studio, è che ogni tanto fanno arrivare alle tue orecchie musica nuova. Gruppi provenienti dalle relative città in cui appunto si trovano. Qualche settimana fa alle mie orecchie, direttamente da Perugia, arrivano i Fast Animals and Slow Kids.
Nati più o meno nel 2008 dall’ incontro di quattro ragazzi poco più che ventenni, i Fast Animals and Slow Kids incominciano un percorso musicale che li porterà sul palco di uno dei festival più prestigiosi in Italia. Italia Wave. Vincendo ancora prima le selezioni di Italia Wave Umbria.
In attesa del loro primo album, che dovrebbe vedere la luce a novembre di quest’anno con il contributo di Appino (Zen Circus) come produttore artistico e Giulio “Ragno” Favero (One Dimensional Man, Il Teatro degli Orrori) come produttore tecnico, esce un primo Ep dal nome “Questo è un cioccolatino”.
Quattro tracce. Quindici minuti circa di pura adrenalina miscelata ad ironia. Componente fondamentale del gruppo e dei testi in particolare. Apparentemente senza un significato profondo. In realtà da scavare e leggere fra le righe. Ma su questo i FASK giocano parecchio e lasciano la scelta all’ascoltatore. A lui la possibilità di fermarsi a quell’aria da “piacione” o di guardarsi attorno li dove Aimone (Romizi, cantante e chitarrista ritmico) è andato a guardare.
Nel cantato, soprattutto, si sente parecchio l’influenza di Pierpaolo Capovilla e il suo Teatro degli Orrori. E i FASK non negano di avere un orecchio di riguardo verso di loro. E poi. Un po’ White Stripes con un suono più pieno e un batterista che sicuramente sa suonare meglio di Meg White. Colpi ben assestati a creare ritmiche “danzerecce”. Da pogo direi. E i loro concerti lo confermano.
Basta dare un’occhiata ai loro video live per rendersi conto di quello che può succeder(vi). E il pubblico siciliano ha avuto modo recentemente di scoprirlo in due date. E di accoglierli come meritano.
Se cercate musica per far muovere culi annoiati. Intorpiditi da sterili serate estive. “Questo è un cioccolatino” fa per voi. Non fallirete sicuramente.
Nati più o meno nel 2008 dall’ incontro di quattro ragazzi poco più che ventenni, i Fast Animals and Slow Kids incominciano un percorso musicale che li porterà sul palco di uno dei festival più prestigiosi in Italia. Italia Wave. Vincendo ancora prima le selezioni di Italia Wave Umbria.
In attesa del loro primo album, che dovrebbe vedere la luce a novembre di quest’anno con il contributo di Appino (Zen Circus) come produttore artistico e Giulio “Ragno” Favero (One Dimensional Man, Il Teatro degli Orrori) come produttore tecnico, esce un primo Ep dal nome “Questo è un cioccolatino”.
Quattro tracce. Quindici minuti circa di pura adrenalina miscelata ad ironia. Componente fondamentale del gruppo e dei testi in particolare. Apparentemente senza un significato profondo. In realtà da scavare e leggere fra le righe. Ma su questo i FASK giocano parecchio e lasciano la scelta all’ascoltatore. A lui la possibilità di fermarsi a quell’aria da “piacione” o di guardarsi attorno li dove Aimone (Romizi, cantante e chitarrista ritmico) è andato a guardare.
Nel cantato, soprattutto, si sente parecchio l’influenza di Pierpaolo Capovilla e il suo Teatro degli Orrori. E i FASK non negano di avere un orecchio di riguardo verso di loro. E poi. Un po’ White Stripes con un suono più pieno e un batterista che sicuramente sa suonare meglio di Meg White. Colpi ben assestati a creare ritmiche “danzerecce”. Da pogo direi. E i loro concerti lo confermano.
Basta dare un’occhiata ai loro video live per rendersi conto di quello che può succeder(vi). E il pubblico siciliano ha avuto modo recentemente di scoprirlo in due date. E di accoglierli come meritano.
Se cercate musica per far muovere culi annoiati. Intorpiditi da sterili serate estive. “Questo è un cioccolatino” fa per voi. Non fallirete sicuramente.
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