di Salvatore La Cognata
Il progetto LA MUSA nasce circa tre anni fa a metà strada tra Bisceglie e Trani, e si concretizza nel maggio scorso con l'uscita del loro primo lavoro in studio intitolato "Venere Sola".Questi quattro ragazzi pugliesi (Gianfranco Chietta-voce, Nicola Lotti-basso, Fabio Lotti-chitarra e Ruben Di Luzio-batteria) esordiscono con un album dalle forti tinte pop, influenzato dall'indie prevalentemente americano, aggiungendo un pizzico di spezie hard, sicuramente una reminiscenza di ascolti passati che inevitabilmente sono entrate a far parte del background del chitarrista.
Cio' che colpisce ad un primo ascolto quasi distratto, è la fluidità e la naturalezza nell'imbastire delle convincenti melodie pop in mezzo ad arpeggi e ritornelli elettrici, qualcosa che non fatica ad avere una presa facile sull'ascoltatore, una rassicurante leggerezza di fondo.
Il brano "SEMPLICE" è un esempio lampante di cio' che dicevo in precedenza, un arpeggio pop su melodia ariosa e un ritornello quasi da classifica, che potrebbe dare magari una inaspettata visibilità ai nostri amici. "FUORI" è un tantino più tirata e aggressiva e non nasconde qualche influenza hard, anche se non in primissimo piano. In "STRADE" viene fuori quasi sorprendentemente una vena cantautorale anche se poi si trasforma in qualcosa di più movimentato.
Da ricordare inoltre "GLI OCCHI DI FRANCESCO", accompagnata da un videoclip, pop rock italico leggero e piacevole, che denota un buon gusto per gli arrangiamenti, che insieme a "SEMPLICE" credo sia l'apice del disco.
Un esordio che, essendo tale, mostra tutti i pregi e i difetti del caso. Se da un lato non si può negare l'entusiasmo e un discreto gusto per la melodia, dall'altro mostra un po' di ripetitività negli arrangiamenti e nella struttura dei brani, e le parti vocali forse un po' troppo simili e monocorde, accompagnate da testi non sempre completamente a fuoco.
Credo comunque che i LA MUSA siano sulla buona strada per poterci stupire in futuro, perchè sanno maneggiare bene la materia pop-rock, ed hanno dalla loro una passione ed una naturale propensione alla melodia, cosa non sempre facile da riscontrare spulciando tra gli esordi dei gruppi di casa nostra.
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