L'universo ancestrale di MoRkObOt - L'intervista...

di Paolo Finocchiaro


Seguire i Morkobot da più di tre anni è un'esperienza, direi, gratificante. Perchè per ogni disco si ha quell'ansia nell'affermare: ma cosa succederà ora? Cioè, rispetto al lavoro precedente dove si può andare? Si va, si va, eccome. Morbo, ultima fatica della band, uscito per la Supernatural Cat Records, ne è una prova sonora evidente. Le aspettative vengono vanificate e si rimane, per così dire, rapiti. Si gioisce nel seguire band di siffatta calibratura. Il cosmo indipendente italiano si espande, e non di poco, non siamo mica qui a strimpellare le corde in un salottino caldo. E' proprio da queste premesse, infatti, che decido d'intervistare i messaggeri di Morkobot. 

- Ho notato che Morbo è composto in maniera molto più complicata rispetto ai lavori precedenti. Parlo, riferendomi, alle dinamiche, ai riff e ai pattern di batteria. C'è stato un particolare calcolo di gestazione per Morbo? 
"Abbiamo notato che molti fra voi esseri umani sostengono che MoRbO sia il nostro album più accessibile (non tu, MoRkObOt ne gioisce). Non vorremmo fraintendere le loro parole, sai, la parola “accessibile” contiene le parole “cessi” e “bile”. Ci vuole un attimo a capire male. Comunque sia, temiamo che tu abbia ragione, MoRbO è pregno di elaborati calcoli scientifici (e a volte anche linguistici) che ci hanno permesso di arrivare a tale scempio sonoro. La motivazione di ciò è prettamente medica. Abbiamo notato che a causa di tutte le parti dilatate e ambientali nei nostri precedenti lavori i nostri arti e le nostre dita si stavano lentamente atrofizzando. Eliminando queste parti e concentrandosi su una concentrazione di parti più concentrate stiamo lentamente ovviando a questo problema che ci assilla da molti anni ormai. (E’ curioso notare come questo procedimento debba ancora coinvolgere il nostro encefalo dato che stiamo utilizzando risposte simili ad altre interviste effettuate alcuni giorni fa. NdL)."

- Avete sempre suonato con questa formazione attuale? Avete avuto al vostro interno, oltre  quelli odierni (due bassi e batteria), qualche altro elemento o strumento?
"Tra i vari elementi che hanno fatto parte dei nostri esperimenti scientifici non possiamo dimenticare l’acqua. Sovente l’acqua è stato l’elemento che ha dettato i tempi e i metodi all’interno della Fortezza della Scienza (la nostra tana) penetrando da ogni tipo di fessura, le mura, finestre, il soffitto e persino tra le tegole. E qui entrano in gioco gli strumenti. Ci siamo dovuti armare di poderosi mocio, enormi stracci, capienti sacchi, capienti secchi e scope di paglia per evitare la formazione di insidiose forme di vita quali muffe o quant’altro."

- Con mio grande dispiacere, tempo fa persi un vostro concerto a Ragusa. Come collaboratore di una magazine del sud, vi chiedo:come vi siete trovati in territorio siculo? C'è qualcosa di particolare che ricordate durante la vostra permanenza?
"Abbiamo dei bei ricordi della Terra del Cibo. Prima di tutto perché, incredibilmente, ci ricordiamo qualcosa e poi perché ci siamo sollazzati non poco. Tralasciando la lunga lista dei gustosi piatti che abbiamo degustato (per poco non abbiamo raggiunto la forma perfettamente sferica con i nostri corpi) perché non basterebbe un hard disk da un Tetra Byte (come lo chiama Ciccio, il mio vicino di casa. NdL) per contenerla, abbiamo conosciuto un sacco di cordiali forme di vita che sicuramente verranno risparmiate quando MoRkObOt debellerà la specie umana. Inoltre sono successi un sacco di aneddoti assai curiosi e divertenti come quella volta in cui abbiamo rotto il motorino di avviamento del Furgone 2.0 (r.i.p. mortacci sua) e ogni volta, per ripartire, siamo stati costretti a spingerlo. Da Messina a L’odi. Ma tutto ciò fa parte delle prove che MoRkObOt ci costringe a superare per dimostrargli tutta la nostra devozione."

- Mettiamo che in questo momento, ipoteticamente, dovreste affrontare un concerto. Con chi condividereste, volentieri, un palco?
"Senza dubbio con il cadavere di Jimi Hendrix. Se invece ci è concesso di non scegliere per forza un ammasso di cellule in putrefazione ultimamente ci siamo divertiti molto (e speriamo di continuare a farlo) con Ufomammut, OvO, ICO, Eterea, Viscera///. Non siamo ancora riusciti a suonare con i Mombu o gli Zeus. Effettivamente “MoRkObOt VS Zeus” potrebbe anche essere un ottimo titolo per un film colossal. Oppure si potrebbe fare prima un “Mombu VS Zeus” dove il vincitore sfiderà il temibile MoRkObOt."

- Manifesterete il messaggio di Morkobot in lande straniere? Morkobot, vi ha parlato?
"Siamo stati di recente nelle fredde lande al di là delle Alpi a bordo di un enorme Ufomammut e, che rimanga fra noi, pare che MoRkObOt voglia rispedirci di nuovo nelle terre dei barbari dalle croci rovesciate per la prossima primavera. Ma al momento non ci è concesso proferir parola alcuna."

- C'è una precisa volontà dietro i side-project (penso a Berlikete) che sono attivi oltre Morkobot? Oppure è un canalizzare altre idee, un divagare, uno svago.
"Non solo vi è il berlikete a turbare gli incubi dei messaggeri, ma presto (o tardi) arriveranno anche OtRoM, Garaliya e UilliUolli. Purtroppo le giornate su questo pianeta durano soltanto 24 ore e sono soltanto 7 per ogni settimana delle quali ce ne sono appena 52 in un anno. Ovviamente anche gli anni a disposizione non sono poi molti. Alcune idee vengono disintegrate se introdotte nei meandri dei laboratori della Fortezza della Scienza per cui, di nascosto dal grande MoRkObOt, i messaggeri si vedono costretti a spremere ciò che rimane della propria materia grigia (che effettivamente non è poi molta) con altre sonorità, luoghi, persone, attività. Finché MoRkObOt non li separi."

- L'universo ancestrale di Morkobot vi rapisce del tutto oppure vi lascia del tempo per essere ogni tanto messaggeri della vostra vita?
"Le nostre esistenze sono state resettate. Game Over. Non che ci fosse qualcosa da perdere, ma…qualcuno ha un gettone da prestarci?!?"

- Il Malleus Rock Art Lab si occupa del vostro artwork. Come siete arrivati a loro o viceversa?
"Abbiamo conosciuto i ragazzi di Malleus tramite gli Ufomammut, che seguivamo già da tempo. A volte può succedere che quando si segue una cosa, con un po’ di fortuna la si può raggiungere sicché loro, essendo uni e trini (Malleus/Ufomammut/Supernaturalcat) e mossi da un gesto caritatevole di proporzioni bibliche, ci hanno proposto di far uscire MoStRo (secondo album della saga di MoRkObOt) per la loro etichetta. Da quel giorno non sono più riusciti a sbarazzarsi di noi."

- Siete in fase di lavorazione per qualche video? C'è un progetto futuro, in tal senso, per promuovere qualche pezzo dell'album?
"Un video….mmmh…bisogna prima trovare qualcuno disposto a perdere tempo, mezzi, pazienza, salute fisica e mentale. Dopodichè costui dovrà sottoporci (che non vuol dire “sotto i maiali”) delle immagini che verranno vagliate da MoRkObOt in persona. 
Ovviamente tali immagini dovranno avere un senso compiuto, non dovranno rappresentare i messaggeri, dovranno essere surreali, creative, mai banali, elaborate, non troppo colorate. Ah, è giusto che costui sappia che siamo completamente al verde. E’ curioso il fatto che quando si è al verde è come essere, in pratica, nella merda fino al collo che, come è noto, è di color marrone. Essa potrebbe essere verde solo in caso di abbondanti bevute di vino di bassa qualità, ma in questo caso il portafoglio sarebbe decisamente meno al verde. Quindi, in ogni caso, sia che fossimo senza alcun soldo o che fossimo ricoperti dalle nostre feci, saremmo ugualmente al verde. (No, ok, tutto ciò è solo per far capire che se costui volesse realizzarci un video, a noi farebbe molto piacere, ma non possiamo pagarlo. Chiaro, no?!)."

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