di Claudio "Spleen" Purrrometo

I Les Spritz nascono nel 2006 in quel di Messina. Il loro suono parte da una matrice garage-punk. Si è evoluta negli anni e nelle loro produzioni grazie a influenze noise, jazz e math-rock. In questi anni hanno avuto un’intensa attività live che li ha portati a condividere il palco con nomi eccellenti e non solo italiani. Morkobot, R.u.n.i., Don Vito. Giusto per citarne qualcuno. Dopo un Ep e un Lp 12“, i Les Spritz pubblicano a ottobre 2011 “Sboora”. Terza uscita per la neonata Hola Halo Records. Rigorosamente registrato e masterizzato seguendo modalità analogiche e pubblicato solo su vinile. Non certo per un' ovvia questione di fascino. Ma soprattutto per una questione di rispetto per l’ascoltatore e per la loro musica stessa. E a conferma di una sorta di fede nei confronti del Do It Yourself.
Sette brani per 17 minuti. Vi sembrano pochi? Sbagliato. Ascoltate. E non fatevi certo ingannare dai titoli. Sicuramente ironici e divertenti. In quei 17 minuti i Les Spritz riusciranno a togliervi il respiro. Il loro suono è convulsivo. Claustrofobico. Come un muro che avanza e ti costringe in un metro quadro. Dinamiche che subiscono cambiamenti così veloci che sembrano schiaffi arrivati da non si sa chi e non si sa dove. Sprangate di basso e batteria. E una chitarra tagliente.
In tutto questo. Vi dico con tutta sincerità. Che i Les Spritz valgono bene e anche più di una mano sanguinante e un’antitetanica sul culo.
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