D-SLAVES – Vision (ep 2011)

di Nicola Corsaro

Quando si sente parlare di “gruppo per tre quarti femminile”, in questo paese triste, si pensa a feste e festini di un certo tipo, a “rubbacuori” e similari. Niente di più sbagliato in questo caso: i D-Slaves, già attivi dal 2007 sul circuito catanese, probabilmente in un festino di un certo tipo si farebbero largo a colpi di chitarrate e suonerebbero del buon rock'n’roll alla faccia delle veline.
Caratterizzati da una funkeggiante sezione ritmica perfettamente tagliata da un muro sonoro di chitarra molto anni ’90 e completata da un’aggressiva voce femminile dal timbro estremamente limpido ma che non lesina graffi felini, i D-Slaves, “D” che sta per “Distortion”, raffinano tecnica compositiva e suono dopo il buon esordio del 2010 (l’Ep autoprodotto "D-Evolution") con un nuovo Ep di quattro pezzi intitolato "Vision", che vede un avvicendamento dietro le pelli della batteria rispetto all’extended play precedente.
Quattro pezzi, tutti in inglese, che pescano dallo scibile alternativo più americano che europeo, evitando il fighettismo che ha caratterizzato l’ultimo decennio e puntando, invece, su un rock noise sul quale si innestano echi di blues e funk (persino di ska, nel brano "Sometimes"), diretti dal fluido scorrere delle pesanti linee di basso che si scontra con l’ottimo vibrato della voce femminile.
Tutti i pezzi – soprattutto la conclusiva "Sexy Surfer" – sono estremamente radio-ready, grazie alle intelligenti melodie mascherate di ferocia. Attendiamo adesso un esordio long playing.





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