Finalmente a casa

di Katiuscia Pompili


Scena I: Interno sera - Zò centro culture contemporanee di Catania



L’osservazione passiva risulta spesso noiosa ma, a volte, rivela tratti che passano inosservati quando si è protagonisti attivi di un evento.
Seduta nella zona ospiti della sede di trasmissione di Radio Lab ho la possibilità di studiare, come fossero esseri unicellulari in vitro, la coppia radiofonica Cesare Basile & Emiliano Cinquerrui durante la trasmissione del loro programma “Finalmente a casa”.
I sorrisi nati dalle loro schizofreniche scelte musicali mi danno l’impressione che i due non si comunichino prima della diretta la playlist cosi accade che sorprendano il pubblico e anche loro stessi, come fidanzati di lunga data ancora in grado di stupirsi a vicenda.
La musica parte: Cesare alza il braccio e l’indice seguendo il ritmo come se fosse in prima fila sotto al palco di un live, Emiliano interpreta mimicamente il sound some se, sul palco, ci fosse lui! Lo scorrere delle note dà il tempo a Basile di preparare i brani da leggere:
“Processo all’articolo 4”, libro della Sellerio che raccoglie verbali e testimonianze di quello che chiamarono ”lo sciopero alla rovescia” di Trazzera Vecchia per cui Danilo Dolci fu arrestato.
Un racconto su come il lavoro (e l’impegno attivo sul proprio territorio) dovrebbe rendere liberi gli individui e migliore la società e su come invece si possa essere condannati per questo.
Tramite le parole dell’autore i conduttori, senza aggiungere commenti o far polemiche, riescono a far trasparire il proprio pensiero sulla stretta attualità socio-politica e in particolare, sulla loro esperienza al Teatro Coppola.
Basile e Cinquerrui, infatti, sono attivamente impegnati nella ricostruzione dello storico stabile recentemente occupato insieme ad altri cittadini e recuperato all’incuria comunale.
Lo studio di Radio Lab è incorniciato dalle classiche confezioni di cartone porta-uova che da decenni i ragazzi di tutto il mondo utilizzano per insonorizzare improvvisate sale-prova.
Sulle pareti troneggiano due grandi poster: quello dei Radiohead, Ok computer e quello dell’Ypsigrock Festival XV edizione, la stanzetta è piccola ma accogliente, è essenziale nell’arredo ma arricchita dalle trovate estemporanee dei due conduttori.
Emiliano: «esistono i vampiri?»
Cesare, secco: «No!»
Viene così liquidato l'ennesimo tentativo di discussione no-sense nata dall’improvvisa traduzione di un verso della canzone mandata in onda. Una coppia decisamente ben assortita, che sboccia alle volte in situazioni surreali e altre in derive provocatorie, sempre accompagnati da una soundtrack raffinata e originale.
Vi starete chiedendo come sono finita qua e soprattutto perché ve lo sto raccontando.
Il primo motivo è legato alla penuria di benzina che mi costringe a piedi e nell’attesa di un passaggio mi sono rifugiata qui tra le mura (fredde) di Zò.
Il secondo è che quando vivevo a Torino, frequentavo, collaboravo e ascoltavo la storica Radio Black Out; adesso che sono tornata a vivere nella mia citt , Catania, sono davvero felice di aver
trovato una programmazione tanto varia, innovativa, legata al territorio e a tratti delirante come quella di Radio Lab, diventata la mia compagnia quotidiana.
Queste righe sono quindi un omaggio a tutti i ragazzi della radio che, con approfondimenti e inedite selection musicali, allietano le mie giornate e quelle di coloro che si sintonizzano sulle frequenze 101 mhz.
In ultimo, ho deciso di rendere pubblici questi appunti perché amo l’improvvisazione e la ricerca che “Finalmente a casa”, il programma di Cesare Basile ed Emiliano Cinquerrui, propone: non so mai che pezzo aspettarmi, che pensiero sconclusionato o profondo uscirà da quei microfoni; facciano nascere in me risate o riflessioni, istinto omicida o nuove passioni sonore l’ascolto di questo duo tra il serio e il faceto, tra il free e il programmatico è una continua sorpresa che vi consiglio di ascoltare il lunedì pomeriggio.

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