"Cardiophobia", album d'esordio per la band riminese





"L'arte migliore è quella in cui la mano, la testa e il cuore di un uomo procedono in accordo."
John Ruskin
Si può sicuramente andare con la mente ai Cardiophobia, gruppo indie-rock alternativo di Rimini, dopo aver letto questo aforisma dello scrittore e critico d'arte inglese. Riferendoci in questo caso alla musica, non possiamo che confermare l'importanza delle emozioni e della qualità quando ci approcciamo all'ascolto di un album.

La musica di questi quattro ragazzi (Eugenio Giovanardi/chitarra e cori, Lorenzo Amati/batteria, Andrea Bartolini/basso, Giulio Zannini/voce e chitarra), è una musica che al tempo stesso possiede un forte impatto emozionale e immediato, ma anche una profondità nei testi e negli argomenti tale da far immergere il fruitore in un ascolto che implica l'utilizzo sia della propria testa che del proprio cuore, appunto.

Esemplare per quanto andiamo dicendo è il loro ultimo lavoro, Cardiophobia, in grado di esprimere tutta l'ansia e il disequilibrio emotivo dal quale scaturisce un insieme di brani che si fanno ascoltare in un colpo solo, coinvolgendoci su tutti i fronti e stimolando la nostra immaginazione e il nostro intelletto.

La lavorazione dell'opera è cominciata nel 2010, ma l'album ha visto la luce il 1 Maggio 2011 in formato digitale e l'11 Giugno dello stesso anno in formato fisico sotto l'etichetta indipendente Settembre Records.
Indipendente com'è lo stile di questo gruppo che nel 2009 si è classificato secondo al Sanremo Rock Festival con il demo Vol. 1 e che l'anno dopo è arrivato finalista a Il Rock è tratto. Senza considerare le importanti tappe nella carriera del gruppo che nel 2011 ha raggiunto la finale dell'Indie Rocket Festival, aprendo il concerto di Giorgio Canali, e la finale del M.E.I. SUPERSOUND.

Sempre nello stesso anno sono stati scelti dagli Afterhours per il Jack Daniel's tour e hanno aperto anche il concerto dei Linea 77 ai Mercati Generali di Catania. La loro ascesa, però, non sembra volersi arginare, dal momento che nel 2012 hanno raggiunto anche la finale del Riverock Festival, aprendo il concerto di Roberto Dellera & Rodrigo D'Erasmo all'Urban di Perugia e comparendo con il loro brano, Niente di speciale, in apertura della Riverock Compilation.

Ciascun brano di quest'opera complessa e intelligente e al tempo stesso intensa e trascinante, con un ritmo mai calante e una capacità di attrattiva non indifferente, è indubbiamente degno di nota.

Non è un caso, quindi, che la band risulti tra le sei finaliste, su 127 partecipanti, del concorso Musica Da Bere 2012, giunto alla sua terza edizione e avente tra i suoi partecipanti artisti come Intercity, Iosonouncane, Brunori SAS, Nada e non solo.


Inoltre, e questa è una news di QUESTA SETTIMANA, il disco dei Cardiophobia è stato eletto DISCO DELLA SETTIMANA sulla piattaforma di JamYourself.com!

Del resto lo stesso John Ruskin diceva:
"Il mondo non può diventare tutto un'officina... come si andrà imparando l'arte della vita, si troverà alla fine che tutte le cose belle sono anche necessarie".
E a noi sembra proprio che i Cardiophobia siano decisamente necessari.





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