“SANBA”, L’ALBUM DI AY!, TRIO AVANT-LATIN




Prendete il folklore sudamericano, aggiungete poliritmi africani e velleità caraibiche. Capovolgeteli, spezzettateli, esasperateli e inseriteli in contesti malleabili e coinvolgenti di funk, punk-jazz e noise.
Avrete allora “Sanba”, opera prima del trio avant-latin AY!, uscito per Megasound il 27 settembre.

Usando l’approccio del rock, “Sanba” crea un latin illegittimo, morbido ma esuberante attraverso un
progetto che non nasconde niente, a partire dal titolo in cui è esplicita l’intenzione di discostarsi da una
riproduzione fedele. 

La distanza con le culture musicali latino-americane e africane è anzi accentuata e le deviazioni da un’interpretazione “corretta” danno vita ad un ibrido in cui spiccano innanzitutto giochi di rimandi e autoironia.

 D’altronde quello che é in apparenza un semplice errore ortografico suggerisce anche il nomignolo di un quartiere di Roma, città di origine dei tre componenti del gruppo.

Iridescente e lunatica, la linea sonora del trio AY! si dipana in un’ondata di freschezza fatta di temi semplici, zoppi e infantili (“Matzurca”), passa da arpeggi di basso e assalti di sax e batteria a stralci di una particolare
samba su griglie rock (“Chupacabra”), e arriva a diventare effervescente in un funk che soccombe a
improvvisazione e complessità ritmiche latine (“Tito Moralito”). 

Ma non solo. Irregolarità endemiche, cambiamenti di umore e intrecci irrazionali sono il pane del trio, danno vita alle poliritmie e alle scorribande che animano “Il Sistemino”, flusso irresistibile in cui i tre strumenti si danno appuntamento su note distorte o in coda, e a “Plaza del Sol”, continuo ondeggiare tra porti sicuri e vamp trasversali. 

E’ un sound stravagante in “Tristezza De Garinga” che riesce a trasformare momenti dal sapore vagamente caraibico, sfiorati da uno scarno tumbao, in una funambolica rincorsa e campo di battaglia per i fiati di Daniele Martini e Carlo Conti (Neo, I Mostri, Lamar Tribe)

E’ ostinatamente punk con “El Bope” che, aggressivo e brutale, lascia la conclusione del disco all’omaggio a Hermeto Pascoal, una delle figure chiave della musica brasiliana. Ispirata ai rumori della foresta, tema caro e strumento dello stesso musicista, “Hermeto” estende melodie e linearità per trasformarsi in una libera escursione tribale. La sfida è stare fermi!


Nato dalla sinergia di elementi di spicco della scena jazz e di avanguardia romana, di cui due di base nella capitale e uno in trasferta a Bruxelles, AY! prende spunto dagli stili e dalle esperienze musicali maturate in gruppi attivi nei circuiti dell’underground europeo, in particolare Squartet per Marcucci e Di Gasbarro, e Heinz Karlhausen & the Diatonics per Martini. 

Composto ed arrangiato necessariamente a più riprese vista la distanza che separa i tre musicisti, “Sanba” è il primo Ep del trio, il risultato di frenetiche sessioni di prove chiusi in garage tra aprile e novembre 2011 e arricchito poi in studio da collaborazioni con illustri musicisti esterni come il sassofonista Carlo Conti e il percussionista Nique Quentin.


BIOGRAFIA
AY! nasce dalla capacità di fondere insieme differenti culture "latine", usando l'approccio generalistico del rock, e le variegate esperienze accumulate negli ultimi 15 anni dalle tre anime di cui è composto: Fabiano Marcucci (basso elettrico, effetti), Daniele Martini (sassofoni, percussioni), Marco Di Gasbarro (batteria).

Musicista eclettico, compositore, arrangiatore, insegnante di musica e turnista, Fabiano Marcucci ha lavorato
con artisti pop italiani come Nada, Antonella Ruggiero, Ardecore, ha collaborato con l'Orchestra Parco della Musica Contemporanea Ensamble e ha composto musica per spettacoli teatrali e sonorizzazioni di film. 

Suona nel duo classico Marcucci/Tarducci, in orchestre sia classiche che jazz e in gruppi d'avanguardia come gli Squartet. Romano ma stabilitosi a Bruxelles dopo essersi diplomato in sassofono jazz al conservatorio di Rotterdam, Daniele Martini si sta gradualmente affermando come una voce originale nel panorama musicale europeo, con collaborazioni illustri quali quella con Nate Wooley e con Jozef Dumoulin,  con i britannici Mark SandersDominic Lash e i progetti Roll Call e Tetterapadequ, con cui ha inciso per l'etichetta di fama mondiale Clean Feed. 

Fa parte di progetti musicali dagli stili molto diversi con cui si é esibito in diversi paesi europei e non: dall'afrobeat di World Squad che lui stesso dirige, spesso affiancato da Kologbo degli Africa 70 di Fela Kuti, al brutal-jazz Heinz Karlhausen  & The Diatonics, di base a Rotterdam, l'impro-jazzrock di Mulabanda, il jazz contemporaneo di Noi Trio

Di recente formazione é un quartetto con Sanne van Hek e Michel Hatzigeorgiu degli Akamoon, incentrato sul repertorio di Ornette Coleman e la scuola di Tristano.
Marco Di Gasbarro dal 1996 suona la batteria in gruppi punk, jazz e di avanguardia, tra cui il trio Squartet, con Fabiano Marcucci al basso e Manlio Maresca alla chitarra, con cui ha all'attivo due album e una decina di tour in Italia ed all' estero. 

Come batterista ha collaborato con artisti italiani ed internazionali: Okapi (turntablist), FabioRecchia (live electronics), Ava  Mendoza (chitarra), Joe Lally (basso), Alessandro Riccardi (chitarra), Luca Venitucci (fisarmonica).

Percussionista e vibrafonista, curatore e performer di sonorizzazioni dal vivo di film e spettacoli teatrali (con il gruppo di videomakers Aqua Micans, teatro Vascello, teatro di Tor Bella Monaca di Roma), si è esibito in contesti di musica classica contemporanea alle percussioni (pezzi di Steve Reich con la IUC, Aula Magna della Sapienza) e al piano (Erik Satie, all' interno del "Festival delle Scienze 2012", Auditorium Parco della Musica).

Line Up AY!:
Daniele Martini (sassofono, percussioni)
Fabiano Marcucci (basso)
Marco Di Gasbarro (batteria, percussioni)

Commenti