Molotoy - “The Low Cost Experience”




di Sisco Montalto - I Molotoy arrivano prepotenti con il loro primo disco, uscito il 12-12-12, dal titolo “The Low Cost Experience”, e si rivelano  uno dei progetti strumentali più interessanti in circolazione. Una band che unisce il background dei tre ragazzi romani (Andrea Buttafuoco, Gianluca Catalani e Andrea Minichilli), creando un insieme davvero considerevole.

Apprezzare un album strumentale non è mai facile, soprattutto se non si è musicisti, e sospetto che in quest'era dell'usa e getta sia ancora più complicato proporre un lavoro di questo genere; dall'altro lato tutto questo dimostra come ancora certe band riescano a creare lavori davvero ispirati senza correre dietro alle mode e ai suoni del momento.

The Low Cost Experience (che già dal titolo fa intuire l'approccio ludico e ironico della band, palesato anche dal primo pezzo dell’album “Super Attack”) parte bene già dal titolo, originale e legato (sembra) ai giorni nostri. Per il resto il disco è un insieme di suoni ed energie esplosive, delicate e suadenti, qualcosa di più che semplice musica. Dieci pezzi ben strutturati e melodici che creano quasi dei percorsi immaginari.

Altro elemento che caratterizza fortemente i Molotoy è l'uso della tecnologia per creare suoni e coreografie negli show dal vivo (“Wii, iPhone, trigger e router wireless che consente a diverse applicazioni e dispositivi elettronici di scambiarsi dati in tempo reale su un supporto di rete”). Tutto questo mitigato e accompagnato dall'uso di strumenti e sonorità più tradizionali come violino, cello e theremin. 

Il tutto si trasforma in un rock elettronico robotico, per brevi tratti (ma proprio brevi) quasi pop, che ti aliena e ti culla rilassandoti. Difficile da catalogare anche perché, sembra, in continua evoluzione oltre a dare quell’impressione di forte  istintività.





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