Bad Black Sheep - 1991

                                                         

di Salvatore La Cognata - 1991 e’ l’album d’esordio di questo giovanissimo trio vicentino Bad Black Sheep (Filippo Altafini - voce, chitarra - Teodorico Carfagnini - basso, cori e Emanuele Haerens - batteria). Un titolo che e’ un omaggio ad un periodo cruciale per le sorti del cosiddetto grunge, e contemporaneamente l’anno di nascita di tutti i componenti della band. 
Nati nel 2006, decidono subito di portare avanti un discorso di musica originale, evitando la trafila delle cover, partecipando a numerosi concorsi e ottenendo riconoscimenti e visibilità. 



Queste esperienze li porteranno nel 2010 ad entrare in studio grazie al loro attuale produttore Sandro Franchin e ad incidere il disco d’esordio a cura della VALERY RECORDS. 

Le 12 tracce di 1991 non  si creano il  problema di nascondere o mimetizzare le loro influenze musicali che attingono a piene mani dalla scena grunge americana del periodo d’oro, mescolata a tentazioni melodiche vicine a certe cose dei FOO FIGHTERS, condite dall’ adrenalina liberatoria del punk rock fatta di coretti  irresistibili e chitarre lanciate a 200 all’ora. Il disco si muove lungo questi binari alternando momenti tirati e rabbiosi ad altri più riflessivi e stratificati  (il singolo RADIO VARSAVIA). Da menzionare le trascinanti ALTROVE e 1991 che evidenziano il buon gusto del trio vicentino, mentre la riflessiva IGREJA DE SANTA MARIA puo’ far pensare ad un particolare bootleg dei BLUVERTIGO  più  terreni e meno sperimentali. 

Complessivamente il disco regge tutta la distanza senza particolari cadute di tono, se si esclude qualche passaggio poco convincente nei testi e alcuni momenti francamente prescindibili (SPECIAL 50 e la cover CUCCURUCCUCU’ di Franco Battiato). Ma siamo solamente all’inizio e questo esordio ci lascia ben sperare in una veloce crescita esponenziale. Da tenere d’occhio.



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