Difficile confinarlo in un genere ben definito. Tra rock ed elettronica (un po' Subsonica un po' Marlene kuntz e gli attualissimi Marta sui Tubi) buttano nella mischia un album sicuramente piacevole da ascoltare.
Probabilmente non molto in linea con le tendenze del momento (comunque una fortuna).Un album di protesta, di rabbia intima ma neanche tanto. Non molto originale dal punto di vista delle cose dette e suonate (sembra in diversi momenti di sentire Agnelli e Afterhours), anche se suonate e dette bene.
Alcuni pezzi forse suonano più ruffiani che ironici o sarcastici (ma la soggettività in questo caso è regola).
Come “Non Comprate Questo Disco”, una quasi preghiera a non comprare ed ascoltare i Lolaplay per non uccidere la buona musica (messaggio di personalità quello di riconoscersi tra la buona musica).
Di certo non parlare del solito tema amoroso/nostalgico/incompreso, è già tanto.
Un album attuale, che risente dell'incertezza e della precarietà dell'ambiente circostante, raccontando il malessere seguendo vie già da tempo tracciate.
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