di Sisco Montalto - Elettronica assoluta protagonista e sonorità dance pop con venature oniriche (alla Bjork per intenderci), nel primo album dei Family Portrait (Tommaso Lambertucci, Riccardo Minnucci, Emma Lambertucci)..
"Lontano" (uscito il 10 luglio scorso) è un disco che mischia le varie sfaccettature dell'elettronica. I Family Portrait non creano, in fondo, qualcosa di particolare nella loro musica eppure riescono a tenere coinvolto l'ascoltatore, anche chi magari non si entusiasma facilmente con certi generi.
Il segreto probabilmente è la perfetta mescolanza di sonorità moderne e sonorità più retrò e tradizionali, grazie all'utilizzo di vox valvolari e strumenti vari ad arco. L'effetto molto positivo, impreziosito da una voce che non passa inosservata, sulla scia di affascinanti voci femminili (dimostrazione di come non per forza cantare e lasciare il segno significa gridare..vedi i vari derivati da talent), come quelle di Meg o Odette Di Maio (per rimanere nell'undreground italiano).
Family Portrait significa anche una attenzione forte ai testi che non risultano banali e stancanti. “Traccia”, brano che chiude il disco è forse il migliore dell’intero album per intensità e coinvolgimento, ma troverete altri brani interessanti in Lontano, tutti caratterizzati da titoli secchi, tutti evocativi.
Un disco d’esordio (non contando l’ep) molto positivo che troverà consensi larghi.
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