MAMMAMIA GLI ZEUS! - Live Report (12 luglio 2013 Londra)



di Giulio Di Salvo - Cargo, Londra, 20.15 spaccate. Luca Cavina (Calibro 35) saluta in un perfetto inglese i pochi presenti perlopiù italiani!
Paolo Mongardi (Fuzz Orchestra) dà l’ultima sistematina alla batteria, indossa i fidi occhiali rosa e via, si parte! La tempesta sonora ci investe finalmente, il basso di Luca è a volumi devastanti, i suoi suonacci fuzz a manetta, i suoi loop e le urla grind riempiono la piccola saletta del Cargo, posto oscuro e pulito con gente tranquilla completamente intenta a godersi gli Zeus!, inserito in un più ampio e complesso locale pieno di tipi  con gli ipod e le polo Fred Perry, completamente intenti ad ubriacarsi. 

Paolo, perfetto e barbuto come sempre, picchia su una batteria minimale come sempre, una mitraglia di una forza dirompente. Il repertorio naturalmente pesca soprattutto dall’ultimo interessantissimo lavoro, “Opera”, uscito a febbraio di quest’anno. Pezzi brevi, fulminei, bombe sonore fatte di riff sporchi e intricati.  

I due, provenienti da un bel tour italiano, girano adesso in furgone insieme ai californiani Retox, spendendo e guadagnando niente ma facendo conoscere il loro nuovo cd in giro per l’Europa…Dopo aver suonato in Austria, Rep.Ceca, Germania e Olanda, la compagnia si sposterà da Londra attraverso tutto il Regno Unito, sette le date previste al momento.

Luca guarda l’ora, c’è il tempo per un altro paio di pezzi. Viene invitato così sul palco Justin Pearson, cantante dei Retox, pulito, asciutto e con giubbino in pelle, per eseguire “Sick and Destroy” insieme ai nudi e ormai sudatissimi Zeus!.
Chiude una “Grindmaster Flesh” eseguita alla perfezione, in cui Paolo rompe pure un paio di bacchette.

È stato davvero troppo poco una sola mezz’ora di Zeus!, ma un vero piacere ascoltarli qui a Londra, sentire che il made in Italy nella musica alternativa non ha nulla da invidiare a nessuno, guardare il batterista dei Retox estasiato mentre osserva Paolo sparare a raffica prima di lui. 

E poi, una breve chiacchierata con Luca da cui emerge il forte e primordiale desiderio di suonare, non per guadagnare, ma per il puro piacere di fare musica e divertirsi, suonando davvero per pochi spiccioli e con tanta umiltà.

Dopo una breve pausa i giovinastri Retox fanno il loro casino, adesso la saletta è quasi piena ma… gli Zeus! sono un’altra cosa! Poi tutti a nanna con la testa che rimbomba ancora.

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