di Manuele Foti - Si intitola Ognuno di noi è un po’ anticristo l’ultimo lavoro discografico col quale il cantautore Umberto Maria Giardini ritorna sotto i riflettori della musica italiana. La nuova creatura compositiva del nostro musicista, che ha visto la luce solo lo scorso 20 Settembre, è un EP (prodotto e distribuito rispettivamente da Woodworm e Audioglobe) strutturato in 5 tracce inedite, tramite le quali UMG dà una ulteriore conferma di quale sia il suo genere prediletto e di riferimento.
Esattamente come il precedente album, quello d’esordio datato Ottobre 2012 (intitolato La dieta dell'imperatrice), l’impronta musicale è chiara e limpida: in ogni canzone trova ampio respiro il rock alternativo d’origine psichedelica, spaziando e amalgamando tra di loro riff puramente rock ad arpeggi prettamente acustici; è stato dunque lecito attendersi atmosfere sognatrici, quasi mistiche, analizzate dal nostro musicista a volte con razionalità e altre con cinismo, ma non tralasciando mai la qualità musicale. E sono proprio queste caratteristiche contrastanti che destano interesse nell’ascoltatore e che scatenano le emozioni necessarie a tirar fuori quel frammento di anticristo che alberga nell’animo di ognuno di noi.
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