Davide Solfrini - Muda (New Model Label)



di Sisco Montalto - Davide Solfrini, giovane cantautore italiano, torna con un nuovo album: Muda, titolo ripreso da un termine tecnico in ambito industriale che significa improduttività e spreco (dal giapponese). Sarebbe inutile dire che mai titolo  racchiude più di ogni altra parola o frase, il periodo (e l'epoca) nel quale viviamo; ma c'è molto altro dietro al nome e probabilmente è l'emblema di tutto il disco.
C'è l'esperienza personale di chi è stato operaio, di chi forse troppe volte si è sentito solamente un ingranaggio della produttività (e non solo) e ha così maturato quella consapevolezza che magari altri non hanno. Consapevolezza e anche romanticità nel credere fermamente che senza amore e "senza l'individuo, con il suo bagaglio personale, tutto sarebbe peggio di com'è". 

E' questa l'atmosfera di Muda, una visone un po' apocalittica e un po' razionale, sicuramente dai toni di grigio. 
Un  disco ben curato, che racchiude varie sonorità, sopratutto quelle di un certo cantautorato italiano (Rino Gaetano, Eugenio Finardi e, perchè no, Bugo), che vale la pena sempre di ricordare. C'è il sentore dei Grant Lee Buffalo e di sonorità comunque rilassate. 
I testi raccontano in maniera semplice, ironica, fortemente realistica, un mondo che c'è e non c'è, una dimensione fortemente pragmatica ma anche filosofica. 

Dentro ogni brano si trova un pezzo di vita del cantautore: scene e luoghi, ricordi, sogni e speranze, tutto ben racchiuso in un disco dal sapore anni 80.






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