Il rock futuristico dei Seta - Interferenze (Atomic Stuff Records 2013)


di Manuele Foti - Per i musicisti, guardare al futuro è di fondamentale importanza. Sopravvivere musicalmente con ciò che la storia ci ha già proposto è un’ancora di salvataggio alla quale si rimarrebbe aggrappati per poco tempo, fin quando l’evoluzione della musica non farà il suo normale corso.
I Seta, band emergente veronese, pare abbia colto pienamente questo concetto e ha recentemente rilasciato una produzione molto intrigante sotto questo aspetto.
Si tratta di un full-lenght intitolato Interferenze ed è composto da undici inediti in cui i Seta espongono il loro genere. Ma quindi qual è il loro genere? E’ proprio questa la parte interessante. Il loro genere presenta una base solida che è rappresentata dal buon rock anni ’80, sul quale incide una pesante ‘interferenza’ di matrice elettronica e in cui c’è spazio anche per piccoli spazi pop o punk. 

Un genere, un sorta di electrorock, che si avvale delle esperienze musicali del passato, ma ha contemporaneamente un occhio rivolto al futuro. Un genere, un album, di piacevole ascolto ed interessante, che non scade nel banale, che rappresenta un ottimo step nella carriera della band e apre nuove strade e possibilità musicali.






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