di M. L. - laMalareputazione tornano con un nuovo album, il secondo, che dal titolo Panico (almeno nel senso letterale del termine e non in quello che dà la band), ti mette sull'attenti e ti fa pensare: cosa ci sará mai dentro questo disco? In realtà di panico non c'é nulla. Il disco non ci regala niente di nuovo e nessuno scossone, sebbene risulta abbastanza piacevole da ascoltare e dalla produzione sicuramente di qualità.
Il filone seguito da laMalareputazione é quello del rock italiano classico e del cantautorato, con più di un ammiccamento a melodie pop.
Le sonorità sono la parte interessante dell'album, che si puo' apprezzare ad esempio in Panico, brevissima introduzione strumentale e in generale tra le dieci tracce del disco. Accattivanti, spesso protagoniste, creano l'atmosfera giusta e salvano alcuni brani dai testi forzatamente ricercati ma in fondo piatti.
I testi, seppur celati dietro parole non banali, non riescono a creare il fascino che magari vorrebbero, nel complesso normali canzoni (non per forza un difetto), che raccontano come tante altre le difficoltà e le contraddizioni della vita. Certo, mille volte laMalareputazione e il loro approccio musicale che quello (vecchio e melenso) dei Modà.
Tanti i brani che rimangono in mente, fra tutti Balla (la canzone della Vita), Irene e il suo Cavallo o Ora che è Semplice.
laMalareputazione hanno registrato un disco onesto che darà loro la possibilitá di essere apprezzati da un pubblico vasto e magari non troppo ricercato o schizzinoso.
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