di Redazione - Idhea esordisce con il disco No Chains. Lavoro che si inserisce nel genere pop di casa nostra, quello più amato e di maggior successo (classifiche alla mano). Sembra di sentire i Dirotta su Cuba per molti istanti del disco.
No Chains alterna brani in inglese e in italiano, e proprio nella versione italiana Idhea risulta convincente nel complesso (pezzi come Allora Stai con Me o Gli Alibi del Cuore, sono delle perfette hit da classifica) .
L'intensa voce della bella (e giovanissima) artista ligure non passa mai inosservata ed è probabilmente la nota più piacevole dell'intero lavoro, che purtroppo spesso dà l'impressione di essere confusionario e fa apparire Idhea indecisa nell'intraprendere una strada piuttosto che un'altra.
Il disco, pieno di collaborazioni (tra tutti spicca per varie ragioni il nome del giornalista sportivo Carlo Nesti), suona scollegato e disomogeneo, nonostante presenti delle melodie accattivanti tendenti al rock in alcuni casi, all’elettronica in altri.
Un esordio che presenta qualche pecca dal punto di vista della costruzione di un disco di qualità ma fa intravedere l’embrione di qualcosa di interessante.
La strada per Idhea sembra essere tracciata per quel che riguarda il mercato che si vuole conquistare.
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