MAR (Modulo A Residenza) - Esperimenti d’arte contemporanea!


di Nina Della Santa  - Ho intervistato Cristina La Rocca, classe 1979, siracusana, artista visiva che dal proprio percorso di vita ha tratto una produzione influenzata dal contatto con le persone, quelle dei luoghi di permanenza temporanea, dove ha lavorato, ma anche dei quartieri della propria e altre città, dalle relazioni tra i posti, le storie e la gente che li popola o li ha popolati: persone spesso ai margini, posti del quotidiano, storie di indipendenza, quindi di vita, viaggio, ricerca…

Da questo nasce il progetto MAR, dall’idea di voler creare un proprio spazio nella città di Siracusa: in uno dei posti che fin dall’antichità hanno ospitato cultura e bellezza, adesso sempre più trascurate, una piccola finestra si apre dalle stanze del centro e dialoga con il resto nel linguaggio dell’arte contemporanea, secondo una formula da tempo sperimentata in altri paesi: la Residenza per Artisti (Art in Residence), come la stessa Cristina ci spiega…

“Mar, acronimo di Modulo A Residenza, nasce come progetto personale nel 2011, l’idea era quella di creare uno spazio per le “residenze d’artista” ovvero luoghi di libero, collaborativo e democratico confronto, dove poter vivere, discutere, progettare, pensare ricreando la stessa atmosfera e intimità che tutti noi avevamo in camera quando eravamo bambini / giovani, perché quello era il momento in cui tutto avveniva molto facilmente, tra quelle mura tutto era possibile…

Il tutto si è concretizzato in uno spazio fisico che ha subìto un processo di rigenerazione urbana e da vecchia abitazione ultrapopolare anni 40’ si è trasformata in un piccolo modulo (loft) abitativo destinato alle residenze di artisti e all’ospitalità turistica; il progetto ha una doppia natura e non è casuale, ho cercato di pensare al futuro del progetto Mar, non potevo ignorare il periodo medioevale che stiamo vivendo (mancanza di fondi pubblici e privati per sostenere la cultura): da artista mi trovo a vivere una situazione non poco complicata, perché il nostro non è neanche considerato un lavoro professionale, insomma, tra tante domande, sentendomi una dei mille che cercano solo di portare avanti con serenità il proprio lavoro, mi sono chiesta cosa potevo fare e la risposta è stata il Mar, con i suoi due anni di gestazione prima di poter arrivare al progetto com’è oggi, pensando a un suo futuro ho quindi deciso di utilizzare una doppia formula di residenza (artisti/viaggiatori) in modo che si possa autosostenere.”

In questo periodo varie persone hanno aiutato Cristina, compresi gli stessi artisti che si sono susseguiti, in una collaborazione libera, alla pari, senza gerarchie professionali, bensì in base alle capacità e competenze, in uno scambio di saperi, senza figure che si calano dall’alto a dirigere i lavori…Gli artisti sono arrivati nell’ottobre del 2012, mese di inaugurazione del progetto con Present Revolutions (documents of an action) “un intervento di Zafos Xagoraris in occasione della VIII Giornata del Contemporaneo promossa dall’ AMACI: Zafos Xagoraris  è stato il primo artista/amico che ha battezzato per così dire il progetto, una grande persona e un grandissimo artista. Poi c’è stata la presentazione di B-1 FREEVOLO dedicato agli ultimi progetti artistici del catanese Filippo Leonardi ( esposti presso la Galleria CollicaLigreggi di Catania).

L’ultimo è Transfer, progetto di Alessandro Mignemi e Ilaria Caruso che è ancora in corso fino al 31 Marzo, visibile su appuntamento.”

Dall’ inaugurazione, il progetto è stato fruito dai turisti, ma anche da gente della città: “chi viene da fuori apprezza molto il progetto, anche perché nel mondo (e in Italia) l’arte contemporanea esiste! Per loro è naturale  trovare in una città come Siracusa non solo la storia dell’arte, ma anche il contemporaneo. Tra tutta la gente che vive a Siracusa, la categoria che ammiro è quella dei “curiosi”, semplici persone che si fermano e dialogano e sembrano felici di apprendere quello che non sanno, si arricchiscono, anche se non proprio interessati all’arte…sono loro i più partecipativi!” E’ la solita vecchia storia siciliana…va sempre a finire che a restare freddi, sono per primi i propri concittadini, se poi fra gli stessi c’è anche qualche addetto ai lavori…uhhhhhh!!! 

Sta di fatto che il progetto continua, per far conoscere l’arte contemporanea e la sua pratica, Cristina si diverte, si confronta e continua a imparare un sacco di cose nuove! E va avanti, piano piano, con le proprie gambe: “Ho stilato un programma di circa 2 residenze l’anno, so che è pochissimo, ma al momento le mie risorse sono molto limitate e odio fare programmi che non posso mantenere,  in futuro spero di poter fare di più e spero di riuscire a trovare nuove collaborazioni.”.. In bocca al lupo!!!




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