Mot Low - Il Ritorno della Mezza Stagione (Autoprodotto, 20 Gennaio 2014)



di Gaetano Giudice - In origine erano i Lem Motlow. Con quel nome pubblicarono due ep Potevamo Farlo più Veloce e Musicismo. Poi hanno tolto Lem e sono rimasti Mot Low (traduzione maccheronica di “battuta di bassa lega”). Ora il quartetto torinese, sempre autoproducendosi, fa uscire un full-length dal titolo Il Ritorno della Mezza Stagione. Ad annunciare nel teaser l’uscita del disco sono le loro fan più affezionate.
Lo-Fi per necessità, Lo-Fi per passione. Questi ragazzi fanno un garage punk ricco di chitarrone fuzz, sezione ritmica incalzante, una velocità da gruppo punk rock anni ’90. Liriche scanzonate e sarcastiche a dare una botta in più d’adrenalina.
Il disco si apre con Apocalisse, dove a chitarre come se fossero rombi di motori si alternano parti più melodiche.
Nella title track si trovano sonorità taglienti parecchio post punk con cui difendersi  dai conformisti anticonformisti, dagli ipocriti, dai luoghi comuni.

Conta Solo il Materasso si apre con basso hardcore e continua con voce graffiante, togliendo di dosso ai nostri la noiosa definizione di artisti (“io non sono un artista sono un fotocopiatore”).
Un Albergo ad Ore è una canzone surf da ballare, in cui non abbandonano il loro essere graffianti.
Undici tracce da ascoltare e riascoltare tutte d’un fiato, per poi cantarle in macchina a squarciagola.

Se gli chiedete qual è il loro artista preferito vi diranno Toto Cutugno (di cui hanno fatto una spassosa cover folk-punk di Voglio Andare a Vivere in Campagna).






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