The Yellow - LOL-a-bye (Otium Records, 2013)


di M. L. - LOL-a-bye è l’album d’esordio dei The Yellow. Un disco più pop che brit (come loro stessi si definiscono). Le sonorità strizzano l'occhio a quelle statunitensi piuttosto che inglesi. Non che faccia molta differenza, nel senso che comunque i Yellow sembrano aver fatto loro il sound meno articolato del pop estero, e maggiormente vicino all'indie. Per farla breve, probabilmente i fratelli Gallagher (mi perdoneranno la citazione quelli che li odiano o li snobbano, ma sono un loro fan) storcerebbero il naso a leggere brit-pop accostato a The Yellow. 

Sicuramente i tre ragazzi pugliesi hanno assorbito bene certe sonorità tipiche dei loro tempi, riuscendo a creare un lavoro molto internazionale e quindi molto credibile come progetto. 
LOL-a-bye contiene tanti pezzi da classifica, orecchiabilissimi, che farebbero contenti diversi tipi di ascoltatori di musica anche quelli meno esigenti e preparati, che vogliono delle canzoni rilassanti, dal sound morbido e dai testi non difficili ma tutt'altro, che parlano dei soliti temi molto cari sopratutto agli adolescenti.

La band, nonostante riproponga sonorità  ben affermate, riesce a trasmettere una propria personalità che si concretizza nella credibilità del loro prodotto. Il disco infatti appare ben costruito, ben suonato; stessa cosa per i brani, ottimamente strutturati.
Forse è un disco che stanca un tantino, ascoltato tutto insieme, perchè non ha molta varietà ma ricalca sempre la stessa linea, del resto se si decide di suonare un certo pop, si è consapevoli della poca varietà del genere.

Tra i pezzi da consigliare, in un disco che supera la sufficienza, ci sono: The Glass, Summer Stars (molto Kooks), l’intima e malinconica Music of the Rain (a tratti ricorda qualche brano dei  Muse). 




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