Dead Cat in a Bag - Late for a Song (Viceversa Records, 15 Aprile 2014)




di William Grifò - È un disco dalle sonorità folk, l’ultimo lavoro dei Dead Cat in a Bag - Late for a Song - uscito il 15 aprile per l’etichetta Viceversa Records. Gruppo torinese nato sette anni fa. 
I DCIAB (Luca Swanz Andriolo, Roberto Abis alle chitarre, Andrea Bertola, David Proietto al contrabbasso, Scardanelli) propongono un folk di base, con sonorità che ricordano il pulp di Quentin Tarantino, quello de "Le Iene" e “Jackie Brown”, e una voce graffiante che rimanda tanto al “Boss” Mr. Bruce Springsteen.

Un inizio folk dicevamo con Not Even More e Nothing Sacred, che prelude a una interessante versione di The House of the Rising Sun, cover di un pezzo portato al successo dagli Animals e conosciuta in Italia col titolo La casa del Sole, ripresa nel 2006 dai Pooh all’interno dell’album Beat Re Generation, omaggio al beat di fine anni sessanta.
Si continua con una commovente ballata (Unanswered Letters) che lascia il passo alle sonorità rock dei pezzi successivi, per tornare al folk demenziale di It’s a Pity con la tromba che ricorda Roy Paci.

Sonorità latinoamericane e struggenti per Tarde il brano più breve dell’album” (e uno dei pochi strumentali presenti nell’album).
Un mix fra Springsteen e Dylan è All Those Things, il pezzo che chiude l’album.
Una band che si avvale anche di molte collaborazioni (Enrico Farnedi, Fabrizo Rat Ferrero,Valerio Corzani, Davide Tosches, Luca Iorfida) e che trova in queste la spinta ad una evoluzione importante.

I Dead Cat in a Bag, dopo un disco d'esordio accolto con positività dai critici, con questo secondo lavoro dimostrano di avere un radioso futuro davanti.



Commenti