Ugo Moscato - Canzoni per Pochi Amici (Autoprodotto, 29 Marzo 2014)



di Sisco Montalto - Torna Ugo Moscato con il terzo lavoro in studio, un ep dal titolo nostalgico  - Canzoni per Pochi Amici
Cinque tracce rilasciate su Bandcamp, come l'artista palermitano ci ha ormai abituato, che raccontano  ancora una volta l'intimità di Moscato. E' bello nell'epoca dei nuovi cantautori, alcuni molto promettenti  e affascinanti  ma  spesso ripetitivi e forzatamente alternativi (non tutti per fortuna), sentire Moscato e il suo modo di scrivere e raccontare in musica, semplice e immediato, che ricorda la musica d'autore degli anni '70.

I brani dell'ep ripercorrono immagini, situazioni, fotogrammi di vita vissuta o desiderata, di treni persi e di volti non più rivisti o solamente cresciuti e cambiati. Sono storie di un quotidiano ormai andato, quelli di Moscato, che ci riportano ad un cantautorato popolare. 

Per tutta la durata del disco si ha l'impressione di ascoltare un De Gregori dei tempi migliori. Forse c’è meno poesia nelle liriche di Moscato ma l’effetto finale è per molti aspetti uguale a quello che molti brani di De Gregori lasciano in testa dopo averli ascoltati.
Il sound rimane quello tendente al blues e al folk (un po’ alla Eddie Vedder, in Mariolina),  più vario e sicuramente migliorato rispetto ai primi lavori, però sempre (e questo ci piace molto) abbastanza lo-fi; ed è un connubio che suona perfettamente quello del lo-fi e delle parole di Ugo Moscato, che in questo nuovo lavoro fa tutto da solo, dall'arrangiamento al suonare gli strumenti, dalla masterizzazione al missagio finale.

Struggente Ultimo Treno, pezzo d'apertura, probabilmente il più bello dell’ep, che fa in ogni istante assaporare i profumi e le atmosfere che Moscato racconta, in un testo efficace, pieno di intimità e di universalità.
Rispetto al penultimo ep, Canzoni per Pochi Amici, suona molto intimo, non ci sono virate rock come in altri lavori. In fondo le storie di questa ultima fatica, sono già intense.










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