Adolfo Dececco – Metromoralità (Zelda Music, Jack Decò, Aprile 2014)




di Sisco Montalto - Cantautore raffinato Adolfo Dececco, che recupera la tradizione cantautorale del passato, senza cadere neanche un momento nel tentativo di essere l'ennesimo moderno cantautore dai testi complicati, spesso falsamente naturali.

Questa sua genuina propensione, lo porta a scrivere e comporre liriche semplici, di immediato approccio, riuscendo a catturare immediatamente l'attenzione anche grazie ai temi attualissimi raccontati in Metromoralità. Dececco al suo secondo album, appare pienamente maturo nel riuscire a parlare di quello che lo circonda attraverso la sua musica, fatta di folk e atmosfere delicate che richiamano cantautori come Tenco, De Gregori o Venditti.

Diverse citazioni interessanti: dai Beatles ai Rolling Stones, da Hemingway a Kerouac.
Dececco butta lì delle critiche verso la superficialità che ha preso piede nelle generazioni di oggi, che tra facebook e iphone, perdono (o non hanno mai avuto) il contatto con una realtà certamente precaria sotto molti punti di vista. Metromoralità è un disco che cammina sicuro su una strada tracciata, fatta di melodie pulite, semplici, accattivanti in alcune situazioni, che riprendono non poco il sound del cantautorato classico italiano. 

Tanti i nomi importanti dietro la produzione di Metromoralità: Vince Tempera, Guido Guglie lminetti, Elio Rivagli, Alessandro Arianti per citare alcuni, che probabilmente hanno portato quella pennellata di eleganza avvertita per tutto il disco. Le tracce che rimangono in mente sono più di una, soprattutto per i testi mai banali. 

Oltre al singolo Metromoralità, la romantica Chiara che Pensi e Il Tempo dell'Amore, colpiranno gli animi più sentimentali..
















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