Live Report - Mannarino (Teatro Antico di Taormina, 26 Agosto 2014)





di Attilio Trovato - Taormina, Teatro Greco. Inizia alle 21.45 un viaggio, una scalata metaforica ad una montagna ancor più metaforica ed immaginaria. È il concerto di Alessandro Mannarino, cantautore romano, in tour con il suo ultimo album, Al Monte. Ebbene si, il neo eletto cantante indie più famoso del web arriva a Taormina, nella sua unica tappa siciliana, e sceglie bene il posto. Il teatro antico offre infatti una cornice straordinaria ad un tipo di musica che con successo mescola il folkloristico con il rock, dando vita ad uno spettacolo in cui è impossibile annoiarsi.

Sono 25 le canzoni che la vasta band del cantautore, ben undici elementi, esegue; sulla band c’è poco da dire, i musicisti si distinguono per esattezza musicale, e la vastità degli elementi rende possibile una polifonia a dir poco magica. Come dicevo sono 25 i pezzi del concerto, e il cantautore affianca accanto ai nuovi brani, dell’ultimo album, canzoni già amatissime come Malamor,  Deija, Gli Animali, l’Impero, vecchi successi dei due album precedenti.  Mi ritrovo quindi ad ascoltare un artista completo, più maturo, e ad apprezzare immensamente i suoi  testi e i relativi arrangiamenti musicali. Mannarino infatti nell’ultimo disco approfondisce i temi già toccati nei due album precedenti, con una differenza; come dice egli stesso, lascia stare la rabbia e la pancia e scrive di testa, per far fronte e per rappresentare la crisi del momento.

Sono canzoni che fanno riflettere, quelle che ho nominato in precedenza, e che il pubblico siciliano canta assieme all’artista. Non mancano momenti scherzosi, e anche se il cantante romano si limita a dare al suo pubblico ciò per cui ha pagato, cioè la sua musica, non rinuncia alla battuta. Succede infatti a volte, che il pubblico richieda a gran voce qualcosa, come nel caso della tanto amata “Bar della Rabbia”. Al che Mannarino, per la seconda volta in tutto il concerto, prendendo il microfono si rivolge direttamente al pubblico, dicendo testualmente:” Scusate, ma voi quando uscite con una ragazza, la portate a cena, poi a ballare, beh vi godete il momento. Se le state li addosso a dire“me fai scopà” ve perdete tutto il bello del momento, la stessa cosa qua. E inoltre voglio dire n’altra cosa, ai miei concerti vengono le coppiette, e quelle se riconoscono; poi vedo ragazzi e ragazze soli e sole, che stanno la con i cellulari a fare fotografie. Ma rimorchiateve, ballateve, vedete un pò voi. Comunque, ora ve la canto il Bar della Rabbia.”


Non mancano quindi i grandi successi, e tutto l’anfiteatro balla con Me So ‘mbriacato e Serenata Lacrimosa, oppure si commuove con Maddalena, canzone a mio giudizio splendida, sia per il testo geniale, sia per l’arrangiamento musicale, che riesce a smuovere le emozioni più profonde; tra l’altro questa canzone viene dedicata da Mannarino:”A tutte le donne siciliane, che hanno il dovere di non ballare più tutti quei don Totò che alzano le mani, cosicché restino in disparte, seduti, in modo che non possano più fare danni”. 

Spettacolo completo quindi quello del cantautore romano, che ci mostra un lato più profondo del suo universo artistico, e fa sognare il pubblico siciliano, prendendoci per mano e facendoci salire al Monte.



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