di Daniele Pappalardo - Tre brani per condurci nel buio più astratto e pulsante, così si presenta Mondial Frigo, EP electro-new wave dei Torakiki (Alessandro Rizzato, Kevin Parrino, Giacomo Giunchedi), gruppo al debutto proprio con questo lavoro.
La voglia del trio di creare un sound che sappia muoversi tra generi diversi è evidente, ed in questo senso l'obiettivo dell'Ep può dirsi raggiunto fin dalle prime battute. L'apripista Dorothy infatti è il brano che più rappresenta l'intento del gruppo, con una drum-machine che fa presto da sfondo a melodie sognanti e notturne, dirigendosi inaspettatamente verso un dream pop che tocca da vicino gruppi capisaldi del genere (Beach House in testa); è il pezzo che ci inizia all'ascolto ed anche quello più sorprendente e di impatto
Con Tree Moon, la seconda track, si cambia totalmente scena. Il basso diventa colonna portante, l'atmosfera più distesa e minimale, mentre loop sintetici si rincorrono e si fanno strada tra ritmi tipicamente ambient. Buon pezzo, anche se la struttura abbastanza lineare e ripetitiva ne tarpa le ali, rendendolo non molto di più di un un semplice esercizio di stile.
Chiude il lotto Pink Head, dove echi femminili ci fanno da guida in quella che potrebbe essere definita un house pop dai toni convulsi, dove ritmi serrati occasionalmente si fermano quasi a riprendere fiato per poi ripartire riavvolgendo il nastro; a conti fatti vero lavoro sperimentale di questo EP.
Nulla che sia vicino alla perfezione, ma tutto gradevole in questo Mondial Frigor, a cui forse manca una migliore ricerca nelle melodie che non sempre coinvolgono (vedesi i tempi morti di Pink Head che risulta migliore quando spinge aggredendo l'ascoltatore, o la troppa staticità di "Tree Moon"), ma che però riesce a fare intravedere quello che è il notevole potenziale dei Torakiki, che con il loro debutto gettano delle ottime basi per il dopo EP e per quello che potrebbe essere un esordio sulla lunga distanza, realmente interessante.
Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫
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