The Sidh – Nitro (Artists Record, 28 Ottobre 2014)





di Sisco Montalto - Un sound sicuramente particolare quello dei Sidh, che si distingue nettamente dalle sonorità che si trovano in giro attualmente. 

La band italo australiana con il disco d'esordio Nitro, propone un genere che difficilmente potrà essere etichettato, e che attraverso la commistione di varie sonorità crea un prodotto attraente.
Nove tracce interamente strumentali che partendo dalla tradizione irish arrivano da tutt'altra parte. In tutto il disco, infatti, le protagoniste sono indubbiamente le caratteristiche cornamuse oltre ai flauti; tutt'intorno un tappeto sonoro corposo fatto di dubstep e suoni sintetici a go go, che creano un ritmo elevato e danzereccio, dall'inizio alla fine (escludendo I'm Just a Sidh in Ireland). 

Qualcuno ascoltando Nitro ricorderà magari il sound di Evia, che forse per primo tentò di mescolare le sonorità irish (tipiche della cornamusa) con altre moderne. I  Sidh fanno tornare alla mente i Jethro Tull, svecchiati non poco nella musica della band.

Al di là di richiami più o meno azzeccati, quello che conta davvero è il fatto che i Sidh riescano ancora ad avere l’incoscienza (e coraggio) di tentare altre strade che non siano quelle più consone e già ampiamente attraversate, concentrandosi invece sulla sperimentazione e sulla ricerca di qualcosa, che probabilmente per primo fa divertire loro e di conseguenza poi anche chi li ascolta. Perché la musica fatta con passione e vera ispirazione, alla fine, trasmette certe sensazioni e non appare, a prescindere dai gusti di ognuno, qualcosa di artificiale.




Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫











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