The Suricates – Storie di Poveri Mostri (Autoprodotto, 20 Ottobre 2014)





di Sisco Montalto - Se siete in cerca di nuova musica, di quella non troppo elaborata, dalla melodia facile e ammiccante, allora non continuate a leggere questa recensione, i Suricates non fanno affatto per voi.

Se invece al contrario, siete dei cultori e ricercatori di musica che esce fuori dal circondario, per seguire la propria vocazione, e tentare strade magari tortuose e poco conosciute ma affascinanti, allora avete beccato la band giusta.

Storie di Poveri Mostri è il disco d'esordio dei Suricates. Disco cupo, claustrofobico, teatrale e intenso. Una sorta di cerimonia sviluppata  attraverso sette tracce che sono il percorso tormentato tra il sacro, il profano e le miserie umane. 
La musica elegante e graffiante da l'idea di un'improvvisazione ispirata e continua e fa da perfetto tappeto sonoro alla poesia apocalittica che crea il senso forte di asfissia. Il ritmo è sempre serrato, quasi come a cercare la via d'uscita verso un’esplosione che si concentra nella traccia finale L'esorcismo

I Suricates nel disco hanno messo tutta la loro verve sperimentale e la loro visione di musica, legandola perfettamente ai testi dello scrittore Antonio Dragnonetti e creando una sorta di rappresentazione teatrale. 

Un disco ben fatto, che non puo' essere ascoltato solamente, ma assaporato entrando nell’anima del lavoro dei Suricates, e poter cogliere così a pieno il senso di un lavoro che chiaramente va oltre la musica e si rivolge soprattutto a chi ama un certo tipo di arte e la fusione fra vari campi di questa. 

Solo per veri intenditori!




Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫




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