Diplomatics - Don't Be Scared, Here Are The Diplomatics (IndieMood, 22 Novembre 2014)





di Sisco Montalto - A vederli in foto, i Diplomatics sembrano essere usciti direttamente dalla scena rock garage degli anni 70' - 80', e non hanno affatto l'aria di tipi diplomatici. Anche la loro musica non tradisce le aspettative che ci si fa leggendo del loro album d'esordio.

Don't Be Scared, Here Are The Diplomatics, è un disco fulminante e irriverente, di quelli che ti (ri)danno l’energia e ti fanno pensare che ancora c'è in giro qualcuno che sappia fare del sano e incazzato rock. 

Sulla scia di grandi nomi come Ramones, Dead Boys o The Saints, e avendo sempre in mente mostri sacri come i Rolling Stones, i Diplomatic riescono a creare un suono dalle tinte rock, garage, punk, con una vena di glam che rende tutto maggiormente entusiasmante.

Il disco scivola via che è un piacere e quasi senza accorgertene, perchè impegnato ad andare dietro ai riff trascinanti di pezzi come No Heart No Future, Needing o Who I Am (ma tutte le altre tracce non sono da meno), l'album è già ripartito nuovamente ed è una goduria risentirlo ancora una volta (non capita spesso).

C'è forte la sensazione di un modo di fare musica ormai andato. E’ una sensazione alla quale i Diplomatics tengono molto, tanto da aver registrato su bobina e con strumenti vintage, che danno quell'idea di grezzo e diretto, rendendo il disco quasi un album live, tanto è forte l’impatto dei brani. 
I testi sono in perfetta simbiosi con la musica e con quella schiettezza che contraddistingue certi generi musicali.

Altra ottima band nel confuso panorama musicale italiano. Non perdiamoli di vista!




Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫





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