I Silent Carnival e la loro musica, tra sogno e introspezione (Viceversa Records, Ottobre 2014)






di Manuele Foti - I Silent Carnival, insieme al loro omonimo album d’esordio, prodotto e distribuito da Viceversa Records, rappresentano qualcosa di musicalmente insolito, interessante, che sicuramente è valso la pena analizzare.

La musica di questa band non segue la linee compositive che osiamo riassumere in “strofa-ritornello”; infatti ognuna delle dieci tracce che strutturano il loro album possiede evoluzioni sonore contorte, in cui vengono prodotti suoni singolari e melodie che quasi totalmente si incastrano perfettamente con la base ritmica.

E proprio questo stretto sodalizio tra melodia e base ritmica, la quale comunque presenta sempre andamenti molto lenti, conferisce a questa produzione discografica un’atmosfera decisamente onirica.

Ascoltando i Silent Carnival sembra appunto di essere immersi in un sogno, un sogno che è balzato alla mente dalla parte più interiore e sconosciuta dell’animo, un sogno molto cupo, in cui una voce carica di cinismo e un pizzico di malinconia accompagna l’ascoltatore tra incertezze e oscurità, tra paure e domande irrisolte, senza mai lasciar trasparire un attimo di gioia o di speranza.

Una produzione per gli amanti dell’analisi musicale, dei nuovi orizzonti melodici e decisamente non adatto agli adulatori del solito "commercialismo" musicale. 




Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫













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