Andrea Di Giustino - Il Senso dell’Uguale (Hydra Music, Gennaio 2015)




di Sisco Montalto - Il Senso dell’Uguale, terzo album di Andrea Di Giustino, è un disco semplice, che va dritto al punto e per questo abbastanza piacevole da ascoltare e da capire. 

Di Giustino butta nella mischia nove tracce in perfetto stile pop italiano, di quello che riesce a dire qualcosa, almeno per una buona metà del disco, in maniera non furba, e non marcatamente commerciale. 
Il Senso dell'Uguale, contiene e in qualche modo esalta, tutte le caratteristiche di Di Giustino: una voce coinvolgente, melodie ammiccanti, testi che raccontano il proprio intimismo e di riflesso quello di molti ascoltatori del disco. 

Soprattutto però l’artista abruzzese utilizza un approccio molto alla mano. Sembra di ascoltare un Samuele Bersani, senza quella complessità e innovazione dei testi del cantautore bolognese; ma anche Nicolò Fabi, che Di Giustino ricorda spesso, nella voce e nel modo di cantare le proprie storie. 
Alcuni brani del Senso dell'Uguale sono delle chicche, che dimostrano la bravura di Andrea nella scrittura e nella costruzione di canzoni dal respiro cantautorale: L'attesa, L'alchimista o Controindicazioni, sono pezzi ispirati e autentici, nei quali si raggiunge un livello di poesia interessante. 

Nel complesso il Senso dell'Uguale è un disco che si lascia ascoltare ma che porta a distrarsi facilmente, perché non sembra mai esserci il guizzo e il flash che illumina e che da quel plus, facendolo uscire dalla media che rischia di farlo perdere nel solito vortice della musica italiana. 





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