di Marta Outrage - Al primo ascolto, Erebus, può sembrare strano, ti fa pensare che i Moustache Prawn siano folli a pubblicare un disco del genere in Italia.
Al secondo ascolto, l'orecchio comincia a familiarizzare con quei suoni inusuali e il cervello inizia a capire.
Ma è al terzo ascolto che il cervello finalmente capisce. Capisce che i Moustache Prawn sono effettivamente folli, talmente folli da creare qualcosa di geniale.
Non si può parlare di Erebus come di un qualunque altro disco. Non in termini di tracce.
Bisogna ascoltarlo tutto, dall'inizio alla fine, perchè è come una storia, una piccola e modesta opera musicale: la voce è calda e marcata, ma non ruba la scena all'esecuzione musicale, perfetta, che è la colonna portante di tutto il disco.
A fine ascolto sarete così increduli da voler vedere per forza le facce di questi tre incoscienti.
Così andrete sul sito, darete una "spizzata" veloce alle foto, e si insinuerà dentro di voi il desiderio morboso di sapere chi sono questi tre, perchè l'hanno fatto. E lì, nella sezione biografia, capirete qualcosa di più di questo disco.
Scoprirete che i Moustache Prawn sono solo tre ragazzi poco più che ventenni, che vantano già premi, riconoscimenti e anni di gavetta, e anche se non vi sarà piaciuto, sicuramente ammetterete il coraggio che hanno avuto, perchè pubblicare un disco così, in Italia, è un rischio che spesso neanche i musicisti di un certo calibro vogliono correre.
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