Odiens - Prima Incisione (Beta Produzioni/Goodfellas, 20 Febbraio 2015)




Musica, Indie, Musica Italiana





di Sisco Montalto - Con gli Odiens  mi sono proprio fatto un giro nel passato, nel beat italiano, periodo indimenticabile e affascinante anche per chi, come me, purtroppo quell'epoca ispirata della musica (e non solo) italiana  non ha potuto viverla, per ragioni anagrafiche...

Al  disco d’esordio, la band romana, dimostra credibilità e sopratutto qualità. 
Il tentativo, chiaramente manifesto, di riproporre in toto uno stile retrò anni 60' fortemente caratterizzante, è riuscito in pieno.
Prima Incisione, fin dalla bellissima cover del disco, ci fa tornare in mente ed immaginare le serate al Piper di Roma, i capelloni, le tante band che fiorirono in quegli anni, La dolce Vita, e in generale un decennio che solo a vederlo nei documentari datati,  fa trasparire tutta l'energia di quei tempi..

Certo, forse prima degli Odiens, a creare questo forte momento revival, ci avevano pensato i Baustelle, e in effetti alcune tracce del disco sembrano molto vicine alla band milanese, che però ha fatto della ricercatezza dei testi, la loro caratteristica principale. 
Gli  Odiens, invece, creano un disco leggero ma non stupido, molto orecchiabile dall’inizio alla fine, con un ritmo sostenuto, senza momenti di impasse, che difficilmente ti fa stare fermo mentre lo ascolti. 
Le sonorità sixties sono davvero ben riproposte (merito anche delle registrazioni analogiche) e si confondono a quelle più moderne e tipicamente indie-pop (vedi The Last Shadow Puppets), dai tratti cinematici.

I testi colpiscono per la loro ironia raffinata, per lo charme che emanano, pur non essendo molto elaborati, un po’ come quelli dell’epoca, in fondo, vedi Routine, ad esempio, che fa pensare molto al brano del 69', Storia d’Amore di Adriano Celentano, oppure Banale, che potrebbe tranquillamente essere cantata dai Giganti, o ancora L'Educazione Sentimentale un brano dei Corvi..






Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫









Commenti

  1. Ho apprezzato molto il genere...
    Anche il gioco di ombre in un paio di inquadrature nel video.
    Bravi!

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