I Pussy Stomp e la loro guida per ragazzi timidi - Intervista




musica, pop, rock, indie


di Sisco Montalto - Una guida per ragazzi timidi? C'hanno pensato i Pussy Stomp, con il loro primo album dal titolo appunto Guide For Shy Guys. Disco che viene dopo l'ep del 2014 rilasciato esclusivamente in cassetta. Elemento che faceva già intuire l'approccio vintage alla musica del duo sardo.

Con questo album, i Pussy Stomp approfondiscono gli elementi dell'ep precedente, tenendo vivi alcuni elementi che sono evidentemente caratteristiche del loro progetto, ovvero minimalismo e quella sensazione forte di lo-fi, che rende il disco  genuino e grezzo al punto giusto.

Blues, pop, rockabilly e rock, in un disco veloce e breve, che lascia davvero la voglia di riascoltarlo immediatamente, grazie a melodie accattivanti e ritmi che invitano ad andare dietro alla musica.
Insomma un disco che vale la pena avere e un duo che vale la pena conoscere meglio...


-Siete al primo album dopo un ep uscito nel 2014: mi ha incuriosito una cosa e volevo subito chiedervela: come mai la scelta della musicassetta per far uscire l'ep?
"Siamo sicuramente dei nostalgici e la musicassetta incarna lo spirito con cui si ascoltava e si faceva musica quando entrambi eravamo adolescenti (anche se quasi in epoche diverse!). La cassetta era la prima via per lo scambio di musica, soprattutto in tempi di magra,  ed era anche sinonimo di demotape, lo strumento con cui le band potevano mandare in giro le proprie creazioni. Quando la On2Sides ci ha proposto di stampare l’ep “Superslut” su cassetta e download siamo stati quindi più che favorevoli. Probabilmente pochi ascolteranno direttamente il nastro, ma magari nel tempo lo serberanno comunque con affetto, non come si fa col freddo mp3!"

-Parliamo del vostro progetto, un duo un po' sui generis, se vogliamo, basso, chitarra e drum machine. E 'una scelta dovuta al caso o volevate dare un'impronta particolare al progetto, al sound?
"Negli ultimi anni c’è stato il boom dei duo chitarra-batteria, sulla scia di gruppi come White Stripes e Black Keys, e forse avremmo potuto andare verso quella direzione anche noi. In realtà la scelta della drum machine è stata voluta fortemente, ci piacciono molto le sonorità anni ’80, e il desiderio di far convivere il “freddo” dell’elettronica con il calore del blues è stato probabilmente la molla scatenante dei Pussy Stomp. Non a caso ci piacciono molto gruppi come i Suicide e i Devo."

-C'è una forte componente lo-fi nella vostra musica, sopratutto nell'ep ma anche nel disco si avverte. E' un modo per dare alla musica una caratterizzazione più istintiva?
"Forse nei Pussy Stomp il lo-fi è più un’attitudine che una tecnica di registrazione;
ci piace una certa immediatezza di suono, una certa crudezza, ed entrambe le nostre uscite lo possono confermare. Soprattutto nell’album volevamo tracciare un ritratto il più fedele possibile di ciò che sono i Pussy Stomp dal vivo. Abbiamo registrato col caro amico Gabriele Boi nel suo Sleepwalkers studio in un tempo abbastanza ristretto per vari motivi, percui tutto è stato istintivo e spontaneo e le uniche divagazioni (o meglio aggiunte) che ci siamo permessi sono stati degli overdub di voce tra cui il featuring di Andrea Pilleri (Thee Oops, The Rippers) su “B-Loose”."

-A proposito di istintività. Parlate di complessa semplicità, un termine che mi è piaciuto nella sua contraddittorietà. Quanto è difficile essere semplici nella musica, nei testi, in quello che si vuole dire, senza cadere nella banalità o nel già sentito?
"E qua ce ne sarebbe da dire… A volte la cosa più difficile e quindi complessa per un musicista è proprio fare (le) cose semplici. Spesso si vorrebbe fare ciò che nessuno ha mai fatto senza neanche sapere cosa ciò significa. L’errore principale è credere che semplice sia sinonimo di banale. I Pussy Stomp amano convogliare tutte le loro influenze in canzoni che non sono pop ma che del pop ammirano l’efficacia, la misura, il piglio. La banalità più infida sta forse nel suonare qualcosa che in realtà non si ama, ma magari….”funziona”. Noi è da questo atteggiamento che ci teniamo alla larga."

-Da cosa nasce Guide For Shy Guys?
"Il nostro album prende il suo nome dal titolo di copertina di un numero di “Eyeful”, la pin –up magazine degli anni ’50 che abbiamo voluto omaggiare con l’artwork (mirabilmente portato a termine da Danilo Meloni). Una “guida per ragazzi timidi” che parla di ragazzi più o meno timidi, protagonisti di quella che ci piace chiamare mitologia da quartiere. Con le foto di Fabio Costantino Macis (anche regista del video di The Slow One) abbiamo poi dato vita a una sorta di ironico fotoromanzo in pieno stile “Eyeful”, tra il divertente e il divertito. L’album aveva l’urgenza principale di chiudere il primo capitolo della nostra storia e per completare il quadro abbiamo voluto includere come bonus tracks tre dei quattro brani di “Superslut” EP."

-Ci sono vari riferimenti alla musica e in più in generale allo stile anni 50' 60 nel vostro progetto. Io, da amante di quell’epoca, mi chiedo sempre se sono nato vecchio, se sono strano o c'era una magia in quel modo di vedere la musica e l'arte che oggi non c'è e quindi poi si finisce per esserne influenzati, in qualche modo. Voi cosa ne pensate? Perché secondo voi uno stile, definiamolo vintage, ha ancora una certa attrazione?
"Pensa solo questo: nei ’50 è nato il rock and roll. All’inizio te lo fanno ascoltare perché è una musica che diverte, orecchiabile, felice, a suo modo pacifica e comoda.
Poi se hai la fortuna di prenderti il tuo tempo e ascoltarla con orecchie diverse riesci a cogliere la carica innovatrice che la anima. Chiamala ribelle oppure no, questa carica fa di quella musica qualcosa che continua ad essere più avanti dell’avanguardia più astrusa e difficile da etichettare. E poi diciamocelo, quello stile era il più ganzo su vari livelli!"

-Vi vedremo live prossimamente?
"Sì e siamo ben felici di darti le date del nostro primo tour italiano a Marzo!

Giov. 19 - Roma Fanfulla 5/a
Ven. 20 - Pescara Maze Eclectic Circle
Sab. 21 - da definire (si accettano suggerimenti!)
Dom. 22 - Piazzola sul Brenta Osteria al Majo
Mar. 24 – Marghera
Merc. 25 Firenze BrewDog
Gio. 26 - Torino Magazzino sul Po  (con i LAME)
Ven. 27 - Novara Chi Và Là  (con i TIDE PREDICTORS)
Sab. 28 - Bolzano Pippo

Ciao e grazie!!! Mauro e Roberta"

-Grazie a voi, alla prossima!





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