Tempi Duri - Canzoni Segrete (SAIFAM, Gennaio 2015)






di Sisco Montalto - Trent'anni di silenzio sono un'eternità, eppure quando la musica ti scorre nelle vene, il tempo non ha poi tanta importanza, e allora capita che la voglia di tornare a suonare e pubblicare un album di inediti, si ripresenti prepotentemente dopo un periodo considerevole di assenza dalle scene.


Così la band veronese Tempi Duri torna con Canzoni Segrete, che è quasi un titolo indicativo di questo lungo arco di tempo trascorso dal primo e unico disco, pubblicato negli anni 80, e questo nuovo lavoro. Come se i 12 brani scelti per tornare fossero dei segreti da custodire gelosamente ma che alla fine quasi fisiologicamente siano dovuti uscire fuori, allo scoperto.


Canzoni Segrete è un disco venuto fuori da anni ormai lontani non solo temporalmente. Anni in cui l'Italia aveva ancora artisti di grande sostanza e di grande ispirazione. Tra questi c'era sicuramente De Andrè. Proprio lui credette in questa band (nella quale suonava anche un giovanissimo Cristiano De Andrè), a tal punto da decidere di produrli. Tempi Duri rimarrà l'unica band prodotta dall'etichetta di Dori Ghezzi e Fabrizio De Andrè

Canzoni Segrete ha quel sapore forte di epoche andate, nel modo di raccontare le storie, nel modo di cantarle, nelle atmosfere, tra realtà e fantasia, che ogni brano riesce a creare. Poesia semplice ma di grande effetto. Disco elegante, d’altri tempi ma attualissimo nei temi trattati, lontanissimo da quel modo di fare e concepire la musica che imperversa oggi.
Nel disco sono riconoscibili le influenze di De Andrè (vedi Giulietta o La sfida) ma anche di artisti con la a maiuscola come Ivano Fossati (vedi Per Te), su tutti. E poi reminiscenze internazionali, già avvertite nel primo disco, come in L’albero di Jane, nella quale sembra reincarnarsi lo spirito dei Dire Straits

Canzoni Segrete è un album per nostalgici di tempi che difficilmente torneranno e per chi, “il senso del bello”, sa ancora riconoscerlo.




Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫






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