di Sisco Montalto - Trent'anni di silenzio sono un'eternità, eppure quando la musica ti scorre nelle vene, il tempo non ha poi tanta importanza, e allora capita che la voglia di tornare a suonare e pubblicare un album di inediti, si ripresenti prepotentemente dopo un periodo considerevole di assenza dalle scene.
Così la band veronese Tempi Duri torna con Canzoni Segrete, che è quasi un titolo indicativo di questo lungo arco di tempo trascorso dal primo e unico disco, pubblicato negli anni 80, e questo nuovo lavoro. Come se i 12 brani scelti per tornare fossero dei segreti da custodire gelosamente ma che alla fine quasi fisiologicamente siano dovuti uscire fuori, allo scoperto.
Così la band veronese Tempi Duri torna con Canzoni Segrete, che è quasi un titolo indicativo di questo lungo arco di tempo trascorso dal primo e unico disco, pubblicato negli anni 80, e questo nuovo lavoro. Come se i 12 brani scelti per tornare fossero dei segreti da custodire gelosamente ma che alla fine quasi fisiologicamente siano dovuti uscire fuori, allo scoperto.
Canzoni Segrete è un disco venuto fuori da anni ormai lontani non solo temporalmente. Anni in cui l'Italia aveva ancora artisti di grande sostanza e di grande ispirazione. Tra questi c'era sicuramente De Andrè. Proprio lui credette in questa band (nella quale suonava anche un giovanissimo Cristiano De Andrè), a tal punto da decidere di produrli. Tempi Duri rimarrà l'unica band prodotta dall'etichetta di Dori Ghezzi e Fabrizio De Andrè.
Canzoni Segrete ha quel sapore forte di epoche andate, nel modo di raccontare le storie, nel modo di cantarle, nelle atmosfere, tra realtà e fantasia, che ogni brano riesce a creare. Poesia semplice ma di grande effetto. Disco elegante, d’altri tempi ma attualissimo nei temi trattati, lontanissimo da quel modo di fare e concepire la musica che imperversa oggi.
Nel disco sono riconoscibili le influenze di De Andrè (vedi Giulietta o La sfida) ma anche di artisti con la a maiuscola come Ivano Fossati (vedi Per Te), su tutti. E poi reminiscenze internazionali, già avvertite nel primo disco, come in L’albero di Jane, nella quale sembra reincarnarsi lo spirito dei Dire Straits.
Canzoni Segrete è un album per nostalgici di tempi che difficilmente torneranno e per chi, “il senso del bello”, sa ancora riconoscerlo.
Voto: ♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫
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