Noel Gallagher's High Flying Birds - Chasing Yesterday (Sour Mash, 2 Marzo 2015)







di Sisco Montalto - Di Noel Gallagher si potrebbe dire di tutto ma una cosa non si puo`negare, riesce ogni volta con naturalezza a scrivere brani unici nella loro estrema semplicità, ricordandoci che la buona musica non passa per forza da chissà quale (pseudo) invenzione e chissà quale particolare progetto.

Da fan degli Oasis e dei fratelli Gallagher, non è facile fermare la memoria e non tornare con la mente, per forza di cose, a brani memorabili che sono entrati nella storia della musica (e non solo), piaccia o no.
Analizzando con obiettività la carriera solista di Noel e scindendola da quella degli Oasis, ci accorgiamo tuttavia che il maggiore dei fratelli Gallagher, con Chasing Yesterday, da prova di avere delle idee e di avere voglia di cercare altri percorsi che non siano quelli già battuti egregiamente, insieme al fratello Liam.

Chasing Yesterday, è un lavoro che ha forte l’impronta di Noel. I dieci brani (15 nella versione deluxe) richiamano atmosfere e sonorità tipiche del britpop, vedi Riverman o la ballad The Girl With The X-Ray Eyes, e ancora Lock All The Doors, nonostante ciò, Chasing Yesterday dimostra la maturità di Noel, che tenta di distaccarsi da un sound tipico (quello degli Oasis per capirci), per andare a sondare, seppur con una punta di svogliatezza, altri campi sonori, soprattutto quelli elettronici di cui lui è un estimatore (ricordiamo la collaborazione con i Chemical Brothers). E poi quella voglia di sperimentare, di varietà di suoni e di velata psichedelica, riversata in The Right Stuff, ad esempio, che si era già intravista nel passato, negli album Dig Out Your Soul e Standing on the Shoulder of Giants, ma mai davvero approfondita

E’ chiaro, Noel si riconosce subito, dagli accordi, dalla costruzione dei brani, dal modo di scrivere i testi, ma Chasing Yesterday è un album di personalità, che strizza si l’occhio al glam dei Jam o di Davie Bowie, e allo stile di Paul Weller, ma che alla fine suona autentico e nuovo, specialmente in momenti come la ruvida The Mexican o la travolgente Ballad of Mighty I. Rispetto all’esordio da solista, ascoltando Chasing Yesterday, per la prima volta, si ha la sensazione di qualcosa di diverso dal solito approccio a cui Noel Gallagher ci ha abituati.
L’ex ragazzaccio di Manchester, è in grande forma e questo secondo lavoro contiene ancora tracce dalla melodia accattivante, con molti possibili singoli d`effetto.

Noel non avrà la graffiante e caratteristica voce del fratello e Chasing Yesterday non sarà un disco memorabile, con punte di esaltazione particolari, e alla fine risulta troppa la durata, del resto si sa, i Gallagher sono spesso eccessivi, ma Chasing Yesterday riesce ugualmente a catturarti e non poco. 




♫♫♫♫♫♫♫♫♫♫




Commenti