di Sisco Montalto - Gli Alice Tambourine Lover non si smentiscono e ritornano con un nuovo disco, il terzo, che afferma con decisione la bravura e l'attitudine a certe sonorità del duo composto Alice Albertazzi e Gianfranco Romanelli.
Like a Rose, titolo semplice, essenziale e retrò, è un album compatto, dalle forti tinte blues e rock anni 60'. Ancora una volta gli ATL riescono a ricreare atmosfere velatamente psichedeliche e lisergiche, riuscendo a farti tornare prepotentemente nel passato che tanto (mi) piace.
Like a Rose sembra quasi il continuum e la chiusura di un viaggio iniziato con gli altri due dischi: Naked Songs e Star Rovers.
Like a Rose sembra quasi il continuum e la chiusura di un viaggio iniziato con gli altri due dischi: Naked Songs e Star Rovers.
Il nuovo album ha un ritmo lento, che per tutta la durata delle otto tracce, marca ancora di più la sensazione di viaggio acido e primitivo.
Polvere e sfumature rigorosamente in bianco e nero, escono fuori da un lavoro che rende omaggio ad un certo modo di fare e vedere la musica ma che non da mai l'idea di qualcosa di già sentito, dando molto spazio alle parole e ai testi, non ordinari, che dimostrano la capacità del duo non solo musicale.
Gli Alice Tambourine Lover riescono a creare un disco pieno zeppo di immagini e di rimandi al passato, riuscendo però a renderlo attuale.
Like a Rose si sviluppa in un minimale intrigo di suoni, a tratti quasi acustici, che non annoiano mai e trovano nelle trame sonore create dai seducenti suoni di lap steel, ukulele, flauto o armonica, e in brani come Dance Floor, Like a Rose e la conclusiva Before Me, momenti davvero esaltanti.
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