di Sisco Montalto - Looking for Truth, nuovo album di Margherita Pirri, è un lampo di eleganza e ricercatezza in un panorama confuso e pieno di proposte musicali spesso sopravvalutate. Looking for Truth è un disco sussurrato, lento, che ci fa assaporare ogni momento delle quindici tracce proposte.
Atmosfere probabilmente non adatte al sole estivo di questi mesi ma più consone alle grigie e fredde giornate invernali.
Looking for Truth emana per tutta la sua durata, sensazioni di solitudine, di inquietudine e uggiosità, elementi che amplificano il senso di intimità dei brani che la Pirri interpreta con la giusta delicatezza e mestizia e con una voce intensa che marca ogni parola.
Margherita riesce con le trame sonore fortemente classicheggianti ad evocare il proprio background e rendere le storie raccontate ancora più vere ed emozionanti.
Non c'è spazio per facili melodie e accattivanti ritornelli. La Pirri li lascia ai professionisti del mercato. A lei interessa suonare la propria musica senza possibilmente contaminarla; e forse anche per questo che ha deciso di suonare gran parte degli strumenti presenti nel disco. Così Looking for Truth concretizza un mondo, quello di Margherita, che diventa impenetrabile ma allo stesso tempo comunicativo.
L'alternarsi di lingua italiana, inglese e francese, non rende fastidiosamente disomogeneo (come spesso accade) Looking for Truth, anzi, l'omogeneità e l'immaginario filo che lega tutte le tracce, sono quasi palpabili. Il francese e inglese appaiono lingue più adatte e naturali rispetto al genere, dando ai brani quella caratterizzazione che li rende unici. I brani in italiano, invece, fanno perdere fascino all'album.
La Nuit et le Jour, Harmony, Blue Night o Here We Are, sono autentici pezzi di grande raffinatezza, eleganza e fascino.
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