Hic Sunt Leones - Hic Sunt leones Ep (Inner Animal Recordings, 2015)










di Sisco Montalto - Sul finire di un caldo luglio, scopro con ritardo gli Hic Sunt Leones, band livornese che ha da poco rilasciato un ep di debutto di cinque tracce molto molto interessante.

L'omonimo disco riesce in maniera impeccabile a dare un chiarissimo quadro della loro bravura oltre che della direzione intrapresa dagli HSL e delle ispirazioni che sono dietro alla loro musica. 
Si parte subito in quarta con un sound  variegato e colorato dal ritmo dinoccolato che ricorda i Massive Attack o perché no i Thievery Corporation, non facilmente confinabile in un genere specifico. 

Gli Hic Sunt Leones combinano eccellentemente una serie di sonorità. Si alternano sotto un tappeto minimale di elettronica e drum bass, acid jazz, pop, rock, ambient, in una sorta di sperimentazione ragionata che crea un effetto finale coinvolgente e stravolgente. 

La voce è conturbante ed è la parte che riesce a legare la stravaganza sonora dei cinque brani, arricchiti ad un certo punto dall'introduzione di tromba e sax, dando quel tocco raffinato ad un ritmo sempre sostenuto anche quando i brani diventano intimi. Così con l'ammaliante Zen Dance, l'elegante Earthing, le spruzzate di jazz di Agape e ancora di più di Granny Lunchtime, e la coinvolgente e velatamente anni 80' Blowin'up the Pots, il loop diventa d'obbligo. 

In pochi minuti si creano una serie di atmosfere diverse tra loro che insieme creano un sound originale e personale. 
Gli Hic Sunt leones hanno presentato un egregio biglietto da visita, facendoci rimanere con l’acquolina in bocca e ansiosi di sentire un full lenght.






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