Snow in Damascus! - Dylar (Stout Music, 2014)








di Sisco Montalto - Dylar è il debutto discografico della band perugina Snow in Damascus!. Disco dalle venature pacatamente claustrofobiche e sofferenti. Sonorità che si sviluppano arrancanti e minimali attorno ad un'elettronica viva che ben delinea l'ispirazione della band, quella che deriva dallo scrittore americano Don De Lillo e in particolare dal romanzo Rumore Bianco.

Una storia surreale che ha come tema finale la paura dell'uomo verso la morte e l'ossessione di abusare di farmaci per cercare di combatterla, in un certo senso. E' proprio il Dylar, nel romanzo, è un farmaco che si dica allevi questa paura e che quindi il protagonista va a cercare al mercato nero per sconfiggere la sua paura.

Il disco sembra quasi ripercorrere la trama del libro, come una perfetta colonna sonora, riuscendo a creare la giusta tensione che si mischia alla placidità della rassegnazione, forse. Almeno è così per alcuni tratti dell'album, sicuramente con This Room, che apre Dylar, e che da quel senso di attraente angoscia che si dipana poi durante il resto dell’album (Blue, Tide, Sink with Me), in una continuazione che diventa però quasi più aperta e, nonostante il senso di disagio rimanga per tutto il disco, Dylar sembra virare senza troppi proclami verso sonorità e atmosfere meno fosche (Shadow Line, Mine).

Ne esce fuori un folk contaminato che si mescola a barlumi di pop dalla non immediata fruizione ma dai lampi di creativa certamente limpidi.





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