Casablanca (Ostile/Pagani, Ottobre 2015)








di Sisco Montalto - A molti il nome Casablanca non dirà nulla. Alcuni lo accosteranno ad uno dei più celebri film di tutti i tempi (del regista Michael Curtiz). Altri semplicemente alla famosa città del Marocco. 
Da qualche mese però, il nome Casablanca indica anche il nuovo progetto di Max Zanotti, vecchio volto dell' indie, quello non di tendenza che rimane troppo spesso nascosto rispetto al music business. 

Dopo quattro album con i Deasonika e vari progetti, Zanotti insieme a Stefano Facchi (batterista dei Deasonika) torna alle origini con un'ottima band composta da navigati musicisti come Giovanni Pinizzotto e Filippo Dallinferno. Fin dai nomi della line up e poi nella sostanza, Casablanca dimostra di avere delle idee concrete.

 Il disco omonimo dei Casablanca è un tuffo nel passato, negli anni ‘70. Una sorta di omaggio ad un' epoca d'oro della musica ma  soprattutto l’esigenza della band di tornare a percorrere la strada del rock, quello verace e puro, sperimentando senza sottostare mai ai canoni imposti dalla musica degli ultimi anni.
I Casablanca assemblano un disco di rock, hard rock, stoner e una leggerissima spruzzata di pop che trasuda autenticità e bellezza in tutte le undici tracce.

Il disco esprime immediatamente la propria anima grezza pur nascondendo tra le sonorità tipiche  la capacità della band di creare melodie accattivanti mantenendo costante una nebulosità e una atmosfera dai toni scuri. 
La voce magnetica e cangiante di  Zanotti attribuisce al lavoro una consistenza ancora maggiore e una sensualità che si lega magicamente al suono distorto risaltandolo notevolmente.
I Casablanca raccontano attraverso parole ammalianti e non artefatte l’amore che diventa ossessione, il tradimento,  la disillusione e l’illusione.

Avevo casualmente già visto i Casablanca presentare il nuovo progetto dal grande Pino Scotto, e il primo singolo, Gelido, effettivamente  mi aveva subito colpito...e non avevo sbagliato perchè Max Zanotti e compagni hanno realizzato un disco che meriterebbe grandi vetrine, purtroppo spesso occupate da altri… 





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